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Allarme obesità anche per cani e gatti

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Dimmi che cane hai e ti dirò chi sei. Mai proverbio fu così azzeccato ed ecco che i nostri amici a quattro zampe finiscono per somigliarci così tanto, da avere anche loro “grossi” problemi con l’ago della bilancia.

L’allarme ciccia non è più prerogativa soltanto dell’uomo ma da qualche tempo interessa anche Fido e Micio a tal punto da rendere necessaria l’istituzione di una task force internazionale per lo studio del fenomeno. In questa particolare classifica all’ultimo boccone sono i gatti a salire sul podio. Il 46% dei felini domestici è obeso, contro il 36% dei cani che vivono nei nostri appartamenti. Tali cifre sono perfettamente allineate con quelle presenti nel resto d’Europa, dove imperversa sempre più la taglia XXL.

Le cause responsabili del dilagante sovrappeso sono da ricercare nello stile di vita dei nostri animali che è strettamente legato a quello di noi padroni: troppo spesso conduciamo una vita sedentaria che ci vede molte ore davanti alla tv o al pc e che ci porta a limitare drasticamente l’attività motoria di Fido e Micio.

Incidono negativamente sulla linea dei nostri quattro zampe anche le conseguenze dovute a operazioni di castrazione e sterilizzazione. Ma come sempre la principale causa di sovrappeso e obesità è l’alimentazione, spesso errata, con un apporto nutritivo scarso o troppo elevato ma comunque insufficiente al fabbisogno nutritivo giornaliero.

L’eccesso di grassi comporta un alto rischio di sviluppare patologie anche gravi come il diabete, problemi cardiaci, respiratori ed articolari, le allergie cutanee e, nel caso dei gatti, la Fus (Sindrome urologica felina), una malattia che interessa la formazione di calcoli nell’uretra.

Attuare una dieta bilanciata diventa l’unica soluzione efficace in nostro possesso per combattere la tendenza al sovrappeso. Innanzitutto sono banditi i premi golosi e gli spuntini fuori pasto come pure gli avanzi della nostra tavola. (Ricordate? Ne avevamo parlato lo scorso Natale). Sono assolutamente vietati i formaggi fermentati, i salumi, i fritti, l’aglio e la cipolla, i dolci e la cioccolata che può risultare perfino mortale.

I pasti devono essere somministrati almeno due volte al giorno e in piccole quantità e devono essere bilanciati secondo il fabbisogno dell’animale: una femmina in allattamento o un cucciolo necessiterà di una razione maggiore rispetto a quella di un cane anziano o di uno con vita sedentaria.

Ma come razionare in modo corretto e bilanciato il pasto dei nostri beniamini? La cosa migliore è quella di affidarsi ad un buon mangime industriale in quanto è formulato secondo le necessità specifiche degli animali, in relazione alla loro età ed alla taglia e presenta il giusto mix di carboidrati, proteine, minerali e vitamine. Per chi invece predilige la cucina “casereccia” è bene sapere che per la dieta di Fido le principali fonti di energia sono i carboidrati, (circa 40-50%), mentre per Micio lo sono le proteine.

Infine non dobbiamo dimenticare che, per mantenere un buon tono muscolare e una linea invidiabile,Fido e Micio devono giocare o passeggiare tassativamente almeno un’ora al giorno. Amare un animale significa soprattutto rispettarlo ed adeguarsi al suo stile di vita e non il contrario.

Lorenzo De Ritis

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