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Lattoferrina, la proteina che salva i bimbi prematuri

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Piccoli piccoli che fanno tanta tenerezza. I bimbi prematuri, nati cioè, prima della 37a settimana di gestazione, hanno molte più difficoltà ad affrontare l’impatto con il mondo esterno.

Tra le altre cose, è molto forte il rischio di infezioni in cui possono incorrere, a causa di batteri, virus o funghi. Quando l’infezione è generalizzata o tocca il circolo sanguigno è detta sepsi. I neonati prematuri ne sono particolarmente esposti perché hanno un sistema immunitario ancora incompleto.

E allora, una ricerca italiana, pubblicata su Jama – Journal of the American Medical Association e svolta dal dottor Paolo Manzoni e dai suoi colleghi dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, ha dimostrato che integrare l’alimentazione dei neonati pretermine con la lattoferrina, da sola o con un probiotico, può prevenire e impedire lo sviluppo della sepsi.

In pratica, questa proteina assorbe il ferro, nutrimento principale dei batteri, e rende così i mircrorganismi patogeni più vulnerabili all’azione dei farmaci. Lo studio ha considerato 472 bimbi sottopeso alla nascita, ricoverati in undici diversi reparti di terapia intensiva e tenuti in osservazione fino all’esclusione di una comparsa della sepsi. 45 di questi neonati hanno manifestato la sepsi a esordio tardivo.

Gli studiosi intendevano verificare se somministrando ai bambini un integratore orale con lattoferrina di origine bovina e il probiotico Lactobacillus rhamnosus GG si contrastava l’infezione. I piccoli sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo ha assunto solo la lattoferrina, il secondo l’ha assunta insieme al probiotico e al terzo è stato somministrato un placebo.

Confrontando i dati, i medici torinesi hanno riscontrato che la sepsi si sviluppava nel 5,9% dei casi nel gruppo trattato con lattoferrina, nel 4,6% dei casi nel gruppo che inseriva anche il probiotico e nel 17,3% dei casi nei bimbi cui era stato dato il placebo.

Risultato è che somministrare prolattina, da sola o in combinazione col probiotico, riduce i primi episodi di sepsi tardiva nei neonati prematuri. Posto che, in ogni caso, è la prevenzione (rigide misure igieniche, diagnosi precoce, somministrazione di latte fresco) a scongiurare la sepsi.

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