Con l’arrivo dell’estate, spiagge affollate, relax sotto l’ombrellone e venditori ambulanti fanno parte del paesaggio. Tra questi ultimi, è sempre più comune incontrare operatori improvvisati che offrono massaggi in spiaggia a prezzi modici. Ma siamo sicuri che sia una buona idea?
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Perché i massaggi in spiaggia possono essere pericolosi
Il primo motivo di preoccupazione è legato alla scarsa igiene. Le mani, veicolo principale durante un massaggio, possono trasmettere infezioni cutanee se non sono adeguatamente pulite o se non si rispettano le minime condizioni igieniche. In spiaggia, dove non esistono le condizioni minime per la disinfezione e la sterilizzazione, il rischio aumenta notevolmente.
Inoltre, l’uso di oli, unguenti o pomate su una pelle esposta ai raggi UV può provocare reazioni allergiche, irritazioni o episodi di fotosensibilizzazione, soprattutto nei soggetti più delicati. Non bisogna dimenticare che alcuni prodotti, combinati all’esposizione solare, possono causare anche macchie cutanee permanenti.
Massaggiatori improvvisati: il problema delle competenze
Al di là dei rischi igienici, un altro aspetto cruciale è rappresentato dalla mancanza di competenze professionali. I massaggi, per quanto rilassanti, non sono una pratica da improvvisare. Intervenire in modo scorretto su muscoli, articolazioni o strutture vascolari può provocare danni alla salute, a volte anche gravi.
Alcune patologie dell’apparato vascolo-linfatico o osteoarticolare possono aggravarsi se trattate con manovre non appropriate. In particolare, soggetti con problemi circolatori, ernie, artrosi o infiammazioni rischiano peggioramenti significativi se sottoposti a pressioni errate o manipolazioni non adatte.
La posizione delle istituzioni
Proprio per questi motivi, diverse amministrazioni comunali italiane hanno deciso di intervenire. Il provvedimento che vieta i massaggi in spiaggia è stato introdotto a tutela dell’incolumità pubblica, e interessa in particolare i sindaci e i gestori pubblici o privati dei litorali, ai quali spetta il compito di vigilare e segnalare eventuali violazioni.
Il divieto, oltre che dal punto di vista sanitario, nasce anche dall’esigenza di contrastare il lavoro irregolare e le attività abusive. Nella maggior parte dei casi, infatti, chi offre massaggi in spiaggia non è in possesso di qualifiche professionali, non emette ricevute fiscali e lavora al di fuori di qualsiasi controllo.
Turismo sicuro e qualità dei servizi
L’Italia è una delle mete turistiche più amate al mondo, e la qualità dei servizi offerti ai visitatori è un biglietto da visita importante. Lasciare che in spiaggia circolino operatori improvvisati, senza alcuna garanzia per la salute dei turisti, rischia di danneggiare l’immagine del nostro Paese.
Come ogni estate, si rinnova dunque l’invito alle amministrazioni locali a fare rete e ad attuare misure di prevenzione e controllo. L’obiettivo è evitare che cittadini e turisti corrano rischi, inconsapevolmente, affidandosi a mani non esperte.
Come riconoscere un massaggio sicuro
Se si desidera un momento di benessere durante la vacanza, meglio affidarsi a strutture autorizzate e a professionisti del settore.
Ecco qualche consiglio utile per orientarsi:
- Verificare che il massaggiatore sia in possesso di attestati o qualifiche riconosciute;
- Preferire strutture con ambienti igienicamente sicuri, puliti e controllati;
- Accertarsi che vengano usati prodotti certificati, adatti all’esposizione solare;
- Richiedere sempre una ricevuta fiscale per il trattamento ricevuto;
- Evitate trattamenti in luoghi all’aperto, non protetti e sotto il sole diretto.
I rischi legati al caldo e all’esposizione solare
Un aspetto spesso trascurato è l’interazione tra massaggio e alte temperature. Ricevere un trattamento sotto il sole, con un aumento fisiologico della temperatura corporea, può causare calo di pressione, giramenti di testa o svenimenti. Questo vale in particolare per soggetti anziani, bambini e persone con patologie cardiovascolari.
Inoltre, i prodotti applicati sulla pelle possono accentuare la sensibilità ai raggi UV, esponendo a un maggiore rischio di ustioni solari o dermatiti. Alcuni oli essenziali, infatti, sono fotosensibilizzanti e non dovrebbero mai essere utilizzati prima dell’esposizione solare.
Il benessere non è improvvisazione
Il massaggio è una disciplina complessa, che unisce conoscenze anatomiche, fisiologiche e manualità tecniche. Affidarsi a mani inesperte non è solo un errore superficiale, ma può comportare conseguenze serie, soprattutto se si soffre di patologie pregresse.
In Italia, la professione di massoterapista è regolamentata e prevede percorsi di formazione ben precisi. Riconoscere la professionalità significa anche valorizzare il lavoro di chi si è formato seriamente e rispettare il proprio corpo.
Meglio prevenire che curare
Il relax estivo è sacrosanto, ma deve andare di pari passo con il rispetto delle regole e con la tutela della salute. I massaggi in spiaggia rappresentano un’attività potenzialmente rischiosa, sia dal punto di vista sanitario che legale. L’igiene, la professionalità e la sicurezza non possono essere improvvisate sotto l’ombrellone.
È importante che anche i turisti siano informati e consapevoli. Un massaggio “low cost” e improvvisato può costare caro in termini di salute. Meglio prendersi cura del proprio benessere affidandosi a chi ha competenza, esperienza e rispetto per le regole.
Per questa estate, il consiglio è chiaro: no ai massaggi in spiaggia, sì a esperienze di benessere sicure, responsabili e professionali. Perché volersi bene significa anche scegliere con attenzione.