Il kefir è un alimento fermentato noto per i suoi benefici sulla flora intestinale, ma in alcuni casi può sollevare dubbi, soprattutto quando si soffre di disturbi gastrointestinali. Una delle domande più frequenti è: il kefir fa venire la diarrea o può aiutare a contrastarla?
Indice
Cos’è il kefir e perché fa bene all’intestino
Il kefir è una bevanda fermentata di origine caucasica, preparata con latte o acqua e fermentata grazie a granuli di kefir, un insieme simbiotico di lieviti e batteri benefici. Esistono due principali tipi di kefir:
- Kefir di latte, simile a uno yogurt liquido, ricco di probiotici;
- Kefir d’acqua, a base di acqua, zucchero e frutta, adatto anche a chi è intollerante al lattosio.
Entrambi sono noti per favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale e rafforzare il sistema immunitario. I probiotici presenti nel kefir contribuiscono a regolarizzare il transito intestinale, riducendo sintomi come gonfiore, stitichezza o diarrea.
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Kefir e diarrea: fa bene o fa male?
La risposta non è univoca: dipende dalla causa della diarrea e dalla sensibilità individuale. In generale, ecco le due situazioni possibili:
Quando il kefir può aiutare contro la diarrea
Il kefir può essere un valido aiuto quando la diarrea è causata da:
- Disbiosi intestinale: uno squilibrio della flora batterica, spesso dovuto a una dieta sbilanciata o all’uso di antibiotici;
- Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): in alcuni casi, l’uso di probiotici può attenuare i sintomi;
- Recupero post-influenzale: dopo una gastroenterite, il kefir può favorire la ricostruzione del microbiota.
I probiotici contenuti nel kefir, in particolare Lactobacillus kefiri e Leuconostoc, contrastano la crescita di batteri patogeni e ristabiliscono la normale funzione intestinale.
Quando il kefir può peggiorare la diarrea
In altri casi, il kefir potrebbe invece accentuare la diarrea, soprattutto se:
- È stato introdotto troppo rapidamente nella dieta;
- La persona è intollerante al lattosio (nel caso di kefir di latte);
- Il sistema digestivo è molto sensibile o infiammato;
- È in corso un’infezione intestinale acuta.
In questi casi, i batteri fermentanti del kefir possono favorire un aumento della motilità intestinale, causando feci più liquide e frequenti. Per questo motivo è importante introdurre il kefir con gradualità e monitorare le reazioni del proprio corpo.
Come assumere il kefir in caso di diarrea
Per trarre beneficio dal kefir senza peggiorare eventuali disturbi intestinali, segui questi consigli:
Inizia con piccole quantità
Se non hai mai consumato kefir, inizia con 100 ml al giorno e aumenta progressivamente. Questo consente all’intestino di adattarsi alla nuova flora batterica introdotta.
Preferisci il kefir d’acqua se sei intollerante al lattosio
Il kefir di latte contiene lattosio, che può aggravare la diarrea in soggetti intolleranti. In alternativa, scegli il kefir d’acqua, che ha effetti più leggeri sull’intestino.
Consuma il kefir a stomaco pieno
Assumerlo dopo i pasti può attenuare l’effetto lassativo, rallentando il transito intestinale. Evita di berlo a stomaco vuoto se sei particolarmente sensibile.
Osserva le reazioni del tuo corpo
Se noti un peggioramento della diarrea dopo aver assunto kefir, interrompi per qualche giorno e valuta se reintegrarlo in un secondo momento. Ogni organismo reagisce in modo diverso.
Il kefir è adatto ai bambini e agli anziani con diarrea?
In linea generale, il kefir può essere adatto anche a bambini e anziani, ma con alcune accortezze:
- Nel caso dei bambini, è meglio optare per una versione diluita e iniziare con pochissime quantità;
- Per gli anziani, il kefir può aiutare a rafforzare il sistema immunitario e migliorare l’assorbimento dei nutrienti, ma va introdotto con cautela se ci sono patologie gastrointestinali in corso.
In ogni caso, è sempre preferibile consultare il medico prima di somministrare kefir a soggetti fragili.
Alternative al kefir per regolarizzare l’intestino
Se il kefir non è ben tollerato, esistono altre opzioni naturali per supportare l’intestino:
- Yogurt bianco naturale con fermenti vivi;
- Probiotici in capsule, selezionati in base al problema intestinale specifico;
- Fibre solubili come quelle contenute in avena, psillio e frutta cotta;
- Alimenti fermentati come miso, tempeh e crauti non pastorizzati.
L’obiettivo è sempre quello di ristabilire un microbiota sano ed equilibrato, che favorisca la normalizzazione del transito intestinale.
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Kefir e diarrea, attenzione e personalizzazione
In conclusione, il kefir può essere un alleato prezioso per il benessere intestinale, anche in caso di diarrea, ma va assunto con attenzione. In alcune situazioni può migliorare la flora intestinale e risolvere il problema, mentre in altre può aggravarlo. La chiave è conoscere il proprio corpo, iniziare con gradualità e scegliere il tipo di kefir più adatto.
Se hai dubbi o soffri di disturbi gastrointestinali ricorrenti, consulta sempre un nutrizionista o un medico prima di inserire il kefir nella tua routine alimentare.
Hai mai provato il kefir per migliorare la salute intestinale?