Farmaci esposti a temperature oltre i 30°C possono subire alterazioni che compromettono l’efficacia dei principi attivi, con conseguenze anche gravi per la salute.
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Perché le alte temperature sono un rischio per i farmaci
Secondo un comunicato ufficiale della Delhi Medical Association (DMA), la conservazione dei farmaci durante i mesi estivi richiede particolare attenzione. Le temperature elevate, infatti, possono accelerare la degradazione chimica dei medicinali, alterandone la struttura molecolare e compromettendo la loro efficacia terapeutica.
I farmaci vengono generalmente prodotti per resistere a temperature fino a 25°C. Il range ideale di conservazione è tra i 15°C e i 25°C, con una preferenza per un ambiente stabile e asciutto intorno ai 22°C. Superare costantemente questo limite – come spesso accade nei mesi più caldi – può provocare reazioni chimiche indesiderate, cambiamenti nel colore, nella consistenza e persino nell’odore del prodotto.
Come conservare correttamente i farmaci in estate
La prima regola è semplice: tenere i farmaci lontani da fonti di calore e luce diretta. Questo significa evitare di conservarli in ambienti come la cucina, il bagno o il cruscotto dell’auto, dove la temperatura può facilmente superare i 30°C.
- Preferite un armadietto chiuso, in una zona fresca della casa, come il lato nord, e lontano da elettrodomestici che emettono calore.
- Evitate luoghi umidi: l’umidità può alterare i principi attivi, specialmente nelle formulazioni orali come compresse e capsule.
- Non lasciate i farmaci in valigia al sole: se viaggiate, portateli nel bagaglio a mano e, se necessario, usate contenitori termici o refrigerati.
Controllate sempre il colore, l’odore e l’aspetto del farmaco. Anche se non è scaduto, potrebbe essere stato danneggiato dal caldo. In caso di dubbi, consultate il farmacista prima di assumerlo.
Esempi pratici: cosa succede ai farmaci degradati dal caldo
Il rischio maggiore non è solo quello di assumere un farmaco meno efficace, ma anche di provocare effetti collaterali o danni alla salute. Alcuni esempi pratici:
- Una pomata al cortisone esposta al calore può perdere la sua efficacia e non avere più alcun effetto antinfiammatorio o antipruriginoso.
- L’aspirina, in caso di alterazione, può causare problemi gastrointestinali, come mal di stomaco o nausea.
- Le pillole anticoncezionali, se conservate male, rischiano di non funzionare più correttamente, con conseguenze importanti sulla protezione contraccettiva.
Altri farmaci sensibili includono insulina, antibiotici in sospensione, soluzioni oftalmiche e sciroppi. In questi casi, è fondamentale attenersi rigorosamente alle modalità di conservazione indicate nel foglietto illustrativo.
Farmaci da frigorifero: attenzione anche al freddo
Alcuni medicinali – come l’insulina, alcuni vaccini o le biologiche per malattie autoimmuni – devono essere conservati in frigorifero a una temperatura tra 2°C e 8°C. Tuttavia, anche in questo caso, è importante evitare sbalzi termici improvvisi. Un farmaco da frigorifero lasciato fuori per troppo tempo, oppure messo vicino al congelatore, può deteriorarsi irrimediabilmente.
Se dovete trasportare questi farmaci durante l’estate, utilizzate contenitori refrigerati appositi con ghiaccio secco o gel pack, facendo attenzione a non mettere il farmaco a diretto contatto con il ghiaccio per evitare il congelamento.
Conservazione dei farmaci in viaggio o in vacanza
Durante i viaggi estivi, è facile dimenticare che i medicinali devono essere protetti dal caldo. Ecco alcuni consigli pratici per non rischiare:
- Evitate di lasciare i farmaci in auto, anche per brevi periodi. L’abitacolo può superare facilmente i 50°C.
- Usate borse termiche per i farmaci più delicati.
- Leggete le etichette: spesso vi sono indicate le modalità di conservazione ottimali.
Se soggiornate in hotel o appartamenti, verificate che ci sia un frigorifero funzionante per i farmaci refrigerati. E se viaggiate in aereo, tenete i medicinali nel bagaglio a mano: nella stiva, le temperature possono variare in modo pericoloso.
Cosa dice l’AIFA sulla conservazione dei farmaci
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sottolinea l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sul foglio illustrativo e di non assumere mai farmaci alterati nell’aspetto o nell’odore, anche se non sono scaduti.
Nel dubbio, è sempre meglio rivolgersi al medico o al farmacista. Inoltre, molti farmaci riportano in etichetta un simbolo grafico con la temperatura massima consigliata. Fare attenzione a questi dettagli può prevenire inutili rischi per la salute.
Smaltimento sicuro dei farmaci deteriorati
Se sospettate che un farmaco sia stato compromesso dal caldo, non buttatelo nell’immondizia. I farmaci scaduti o danneggiati devono essere smaltiti correttamente tramite gli appositi contenitori presenti in tutte le farmacie. In questo modo si evita l’inquinamento ambientale e si tutela la sicurezza di tutti.
Prevenire è meglio che curare
Con l’aumento delle temperature estive, è importante prestare maggiore attenzione alla conservazione dei farmaci. Un farmaco mal conservato può diventare inefficace o addirittura pericoloso. Prendere semplici precauzioni – come conservarli in un luogo fresco e controllarne periodicamente lo stato – può fare la differenza tra un trattamento efficace e uno fallimentare.
Se avete dubbi, non esitate a consultare il vostro farmacista di fiducia. La salute inizia anche da questi piccoli gesti quotidiani.