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Colesterolo ultra-cattivo: a rischio anziani e malati diabete

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Gli scienziati dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, hanno scoperto una nuova forma di colesterolo “ultra-cattivo” che aumenterebbe sensibilmente il rischio di malattie cardiache.

La scoperta è stata fatta mentre i ricercatori stavano studiando le diverse forme di colesterolo dannoso, cioè le lipoproteine a bassa densità (acronimo inglese LDL).

La densità del colesterolo scoperto è molto più vischiosa del colesterolo cattivo, con un conseguente aumento della probabilità che esso riesca ad attaccarsi alle pareti delle arterie. Chiamato tecnicamente MGmin-LDL, esso ha, infatti, molecole zuccherine più piccole e dense rispetto a quelli delle normali LDL.

La sua forma alterata consente di attaccarsi facilmente alle pareti arteriose, fornendo un punto di partenza per l’accumulo di placche di grasso pericoloso. Via via che i depositi crescono, le arterie si restringono, così come il flusso del sangue. I coaguli di grasso possono, alla fine, rompersi, provocando attacchi di cuore o ictus.

Questo nuovo tipo di colesterolo, secondo i dati dei ricercatori, sarebbe molto più presente nelle persone anziane e nei malati di diabete di tipo 2 e causerebbe migliaia di morti all’anno.

Tenere sotto controllo il colesterolo, dunque, è fondamentale, come ci ha ricordato pochi giorni fa un’altra ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition. Ad incidere in misura decisiva sul tasso di colesterolemia sono i grassi trans, presenti in grande quantità soprattutto nella margarina, molto utilizzata nei preparati industriali.

Attenti, dunque, a cosa mangiate!

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.