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Sono arrivate le nuove etichette di origine: come si leggono?

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Per la gioia e la sicurezza di tutti i consumatori è stato approvato un disegno di legge dalla Commissione agricoltura della Camera dal titolo “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” che mira a bloccare le frodi alimentari attraverso delle etichette obbligatorie per tutti gli alimenti sulle quali riportare le indicazioni di provenienza.

Quindi non ci saranno più sigle approssimative e indicazioni false per cercare di attirare l’attenzione del consumatore ingannandolo sull’effettiva origine dell’alimento. Questo è l’obiettivo dichiarato dai legislatori, ma si deve aspettare che il disegno di legge venga approvato anche dalla Ue. Ma questo passaggio comunitario sarà difficile da effettuare perché si andrebbe contro ad alcune norme comunitarie.

Ma cosa cambierà nelle nuove etichette previste dalla nuova legge?

Su tutti i prodotti ci sarà la loro storia sia per quelli trasformati che per quelli che non hanno ricevuto processi di trasformazione. Quindi si estenderà a tutti gli alimenti la procedura che finora era riservata solo per uova, miele e carne bovina. Per quanto riguarda i prodotti non trasformati, essi riporteranno il luogo d’origine e l’eventuale marchio Ogm. Più complesso è il discorso per gli alimenti trasformati: per questi, infatti, va anche riportato il luogo in cui è avvenuta “l’ultima trasformazione sostanziale”.

In tutti i casi si dovrà specificare qual è l’ingrediente caratterizzante del prodotto. Questa nuova procedura dovrà essere estesa prima di tutto agli alimenti che sono stati recentemente al centro di scandali alimentari: quindi ai prodotti caseari, latte a lunga conservazione, alle conserve di pomodoro, alla carne suina e ai salumi.

La legge, inoltre,vieta anche le pubblicità ingannevoli per garantire una corretta informazione verso i consumatori: quindi non ci dovrebbero essere più prodotti che si fingono Made in Italy non essendolo e altri prodotti che si fregiano del marchio Dop senza meritarlo.

Ci sono alcune cose che vanno guardate attentamente nelle nuove etichette alimentari:

  • Gli ingredienti devono essere indicati partendo dalle sostanze più presenti
  • Ci deve essere la denominazione di vendita, cioè la descrizione del prodotto
  • La data di scadenza
  • Il peso e il volume netto
  • Devono essere elencati tutti gli additivi (coloranti, conservanti e antiossidanti) e gli aromi
  • Importante sarà il nome e l’indirizzo del produttore o del confezionatore
  • Le modalità di conservazione e di utilizzazione del prodotto
  • Il luogo di origine e/o dell’ultima trasformazione
  • La presenza di Ogm

La speranza è quella di poter comprare qualsiasi tipo di prodotto alimentare senza il rischio di intossicarci e avvelenarci per cibi non controllati e dannosi per la salute.

Lazzaro Langellotti

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