sole in gravidanza e sclerosi multipla

Sole in gravidanza: come può ridurre il rischio di sclerosi multipla nel bambino

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Esporsi al sole in gravidanza può aiutare a proteggere il nascituro dal rischio di sviluppare sclerosi multipla in età adulta. È quanto suggerisce uno studio condotto dall’Università Nazionale australiana di Canberra e dall’Istituto Murdoch di ricerca infantile, guidato dalla dottoressa Judith Staples e dalla professoressa Anne-Louise Ponsonby.

Lo studio: più sole, meno casi di sclerosi multipla

I ricercatori hanno analizzato i dati clinici di 1524 persone affette da sclerosi multipla, tutte nate tra il 1920 e il 1950. La scoperta chiave? La frequenza della malattia risultava maggiore nei bambini nati tra novembre e dicembre, mesi in cui le mamme avevano vissuto il primo trimestre di gravidanza durante l’inverno australe.

Al contrario, i nati tra maggio e giugno, concepiti in piena estate, avevano un’incidenza della malattia inferiore del 32%. Questo dato ha portato i ricercatori a ipotizzare un legame diretto tra l’esposizione solare materna nei primi mesi di gravidanza e lo sviluppo del sistema nervoso e immunitario del feto.

Vitamina D e sviluppo fetale

Il sole è una fonte primaria di vitamina D, un nutriente essenziale per la salute delle ossa, del sistema immunitario e del sistema nervoso centrale. Durante i mesi invernali, la quantità di luce solare a cui una persona è esposta diminuisce drasticamente, con conseguente riduzione della produzione endogena di vitamina D.

Nel caso delle donne in gravidanza, ciò può avere effetti anche sul feto. Come sottolinea la dottoressa Judith Staples:

“La supplementazione di vitamina D per la prevenzione della sclerosi multipla dovrebbe essere considerata anche durante lo sviluppo del feto”.

Conferme da studi successivi

Negli anni successivi alla pubblicazione dello studio sul “British Medical Journal“, numerose altre ricerche hanno confermato l’importanza della vitamina D nella prevenzione di malattie autoimmuni, tra cui la sclerosi multipla.

Un’ampia review del 2023 condotta dall’Harvard T.H. Chan School of Public Health ha ribadito che livelli adeguati di vitamina D durante la gravidanza sono associati a un minor rischio di patologie autoimmuni e infiammatorie nei figli, incluse dermatite atopica, asma e appunto sclerosi multipla.

Che cos’è la sclerosi multipla?

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. Si manifesta quando il sistema immunitario attacca per errore la mielina, la guaina protettiva che riveste le fibre nervose, compromettendo la comunicazione tra cervello e corpo.

I sintomi possono variare da paziente a paziente, ma includono comunemente stanchezza cronica, difficoltà motorie, disturbi visivi e cognitivi. La malattia è più comune nelle donne e l’esordio avviene spesso tra i 20 e i 40 anni.

Non esiste una cura definitiva, ma esistono terapie farmacologiche e riabilitative in grado di rallentare la progressione della patologia e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Gravidanza e vitamina D: le linee guida attuali

Alla luce delle evidenze scientifiche, le linee guida internazionali aggiornate nel 2024 raccomandano alle donne in gravidanza di monitorare i livelli di vitamina D e, se necessario, di ricorrere a integratori sotto controllo medico.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una concentrazione sierica di 25(OH)D inferiore a 20 ng/ml è considerata insufficiente. I ginecologi consigliano generalmente un’integrazione giornaliera che varia tra 600 e 2000 UI, in base ai valori ematici della paziente, al suo stile di vita e alla stagione.

Esporsi al sole in modo sicuro durante la gravidanza

La luce solare resta un’alleata preziosa, ma va sempre gestita con attenzione, soprattutto in gravidanza. Un’esposizione controllata (15-30 minuti al giorno) può favorire la produzione naturale di vitamina D senza danneggiare la pelle.

Ecco alcuni consigli utili per esporsi al sole in modo sicuro durante la gravidanza:

  • Preferire le ore del mattino (prima delle 11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17).
  • Usare sempre una protezione solare ad ampio spettro (SPF 30 o superiore).
  • Indossare cappelli a tesa larga e occhiali da sole.
  • Bere molta acqua per evitare la disidratazione.
  • Alternare esposizione al sole e zone d’ombra.

Attenzione particolare deve essere prestata a condizioni come il cloasma gravidico, ossia le macchie cutanee causate da iperpigmentazione ormonale, che possono peggiorare con il sole.

Alimenti ricchi di vitamina D

Oltre all’esposizione solare e agli integratori, è utile assumere alimenti naturalmente ricchi di vitamina D:

  • Salmone, sgombro, sardine
  • Olio di fegato di merluzzo
  • Tuorlo d’uovo
  • Funghi esposti alla luce solare
  • Latte e yogurt fortificati

Una dieta bilanciata, ricca anche di calcio, ferro e acido folico, è fondamentale per lo sviluppo ottimale del feto e il benessere della futura mamma.

Prevenzione precoce già nel grembo materno

La ricerca ha dimostrato che la salute futura del bambino può essere influenzata già nei primi mesi di gravidanza. In questo senso, la vitamina D – ottenuta attraverso esposizione solare, alimentazione e integrazione – potrebbe rivelarsi una risorsa fondamentale nella prevenzione di patologie complesse come la sclerosi multipla.

Investire nella prevenzione prenatale non significa solo evitare complicanze della gravidanza, ma anche proteggere il bambino da malattie croniche e autoimmuni che potrebbero manifestarsi anni dopo la nascita.

Alla luce delle evidenze sempre più solide, diventa essenziale sensibilizzare le future mamme e i professionisti della salute sull’importanza di monitorare i livelli di vitamina D e di promuovere uno stile di vita sano e consapevole già durante la gestazione.

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.