Mangiarsi le caccole: mito, scienza e curiosità sull’abitudine dei bambini

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Che piaccia o no, il gesto di mangiarsi le caccole è un comportamento che molti bambini mettono in pratica in modo spontaneo. Per i genitori si tratta spesso di una cattiva abitudine da correggere, sia per motivi igienici che per ragioni legate all’educazione e al rispetto delle buone maniere. Tuttavia, negli ultimi anni diversi scienziati hanno iniziato a interrogarsi se dietro questo comportamento non ci fosse anche una spiegazione biologica interessante. Alcune ipotesi, infatti, suggeriscono che questa pratica possa avere un ruolo nel rafforzamento del sistema immunitario.

Perché i bambini si mangiano le caccole?

Il gesto di portarsi le dita al naso e successivamente in bocca può sembrare una semplice curiosità infantile, ma in realtà coinvolge diversi aspetti psicologici e fisiologici. Gli esperti sostengono che i bambini lo facciano per tre principali motivi:

  • Esplorazione sensoriale: nei primi anni di vita i bambini esplorano il mondo attraverso i sensi, e questo include anche azioni che per gli adulti possono sembrare poco igieniche.
  • Autoconsolazione: alcuni piccoli trovano nel gesto un modo per calmarsi o ridurre la tensione.
  • Istinto naturale: secondo alcune teorie, questa abitudine potrebbe avere radici biologiche legate al sistema immunitario.

Leggi anche: Mangiarsi le caccole del naso: psicologia, rischi e come smettere

Le ipotesi scientifiche: davvero fa bene?

Già nel 2013 il professor Scott Napper, dell’Università di Saskatchewan, aveva lanciato una provocazione: mangiarsi le caccole potrebbe funzionare come una sorta di vaccinazione naturale. L’idea era che i microbi intrappolati nel muco potessero stimolare il sistema immunitario ad attivarsi e quindi rafforzare le difese dell’organismo.

Come dichiarato all’emittente CTV Saskatoon (come riporta La Stampa):

«Potrebbe insegnare al vostro sistema immunitario a cosa è più probabile si possa essere esposti, per cui questo potrebbe servire quasi come una vaccinazione naturale, se vogliamo».

Questa ipotesi ha destato curiosità e dibattito, ma va sottolineato che al momento non ci sono prove scientifiche definitive a supporto del fatto che mangiarsi le caccole faccia bene alla salute. Si tratta di teorie suggestive, che richiederebbero studi clinici su larga scala per essere confermate.

Il ruolo del muco nella difesa immunitaria

Indipendentemente dalla pratica di mangiare le caccole, è certo che il muco nasale svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo. Esso agisce come prima barriera difensiva contro virus, batteri e particelle inquinanti. Intrappola gli agenti patogeni e, grazie alle ciglia nasali, li espelle verso l’esterno. In questo modo, polmoni e vie respiratorie restano più protetti.

Alcuni immunologi hanno sottolineato che una minima esposizione ai microbi ambientali, soprattutto durante l’infanzia, può contribuire a sviluppare un sistema immunitario più allenato. Questo concetto è conosciuto come ipotesi dell’igiene: bambini cresciuti in ambienti troppo sterili avrebbero più probabilità di sviluppare allergie o disturbi immunitari. Tuttavia, ciò non significa che mangiarsi le caccole sia il metodo consigliato per rinforzare le difese.

I rischi dell’abitudine

Se da un lato la scienza non ha ancora escluso del tutto possibili benefici, dall’altro gli esperti sottolineano i rischi connessi a questa pratica. Portarsi le dita al naso e poi in bocca può infatti aumentare la probabilità di trasmissione di infezioni, come raffreddori, otiti e persino infezioni intestinali. Inoltre, può causare piccole lesioni alle mucose nasali, favorendo sanguinamenti e irritazioni.

Dal punto di vista psicologico e sociale, è un comportamento che con il tempo rischia di essere stigmatizzato, soprattutto quando i bambini crescono e si trovano in contesti scolastici o sociali. Per questo molti pediatri consigliano ai genitori di non colpevolizzare i piccoli, ma di indirizzarli gradualmente verso buone abitudini igieniche.

Come affrontare la questione con i bambini

I genitori spesso si chiedono come intervenire senza traumatizzare i figli. Alcuni suggerimenti pratici includono:

  • Educazione delicata: spiegare che non è una pratica igienica e che può trasmettere germi.
  • Proporre alternative: tenere a portata di mano fazzoletti e insegnare a soffiare il naso.
  • Rinforzo positivo: premiare i comportamenti corretti anziché punire quelli sbagliati.
  • Dare il buon esempio: i bambini imitano gli adulti, quindi è importante mostrare buone pratiche igieniche.

Curiosità culturali e scientifiche

La pratica di mangiare le caccole non è diffusa solo nei bambini. Studi di psicologia comportamentale hanno rilevato che una percentuale di adulti ammette di averlo fatto almeno una volta nella vita. In alcune culture, questo gesto è considerato semplicemente una cattiva abitudine infantile, mentre in altre viene visto con più tolleranza.

Alcuni ricercatori hanno addirittura ipotizzato che la saliva, a contatto con il muco, potrebbe stimolare la produzione di anticorpi, ma si tratta ancora una volta di teorie non dimostrate. La comunità scientifica resta divisa e invita a considerare con cautela queste interpretazioni.

Mito o realtà?

Il dibattito resta aperto: mangiarsi le caccole può sembrare un gesto innocuo e, secondo alcune ipotesi, persino utile al sistema immunitario. Tuttavia, la scienza non ha ancora confermato benefici reali e i rischi legati alla trasmissione di infezioni sono concreti. Per questo motivo, la maggior parte degli esperti consiglia ai genitori di scoraggiare questa pratica con pazienza, educazione e buone alternative.


Domande frequenti sul mangiare le caccole

Perché i bambini si mangiano le caccole?

Di solito lo fanno per curiosità, per esplorazione sensoriale o come gesto di autoconsolazione. Alcuni studi ipotizzano che possa trattarsi anche di un comportamento istintivo legato al sistema immunitario.

Mangiarsi le caccole fa bene alla salute?

Non ci sono prove scientifiche definitive che dimostrino benefici reali. Alcune teorie suggeriscono un possibile effetto positivo sul sistema immunitario, ma i rischi di infezioni e irritazioni sono maggiori rispetto ai vantaggi ipotizzati.

È pericoloso mangiarsi le caccole?

Sì, può aumentare il rischio di contrarre raffreddori, otiti e infezioni intestinali. Inoltre, grattarsi il naso frequentemente può causare piccole lesioni alle mucose.

Come posso insegnare a mio figlio a smettere?

Meglio non colpevolizzare il bambino. È preferibile spiegare con calma perché non è igienico, incoraggiare l’uso del fazzoletto e premiare i comportamenti corretti.

Gli adulti che lo fanno devono preoccuparsi?

In età adulta mangiarsi le caccole è considerata una cattiva abitudine, oltre che poco igienica. Non comporta rischi gravi, ma può facilitare la trasmissione di germi: meglio evitarlo.


Staremo a vedere se in futuro la ricerca riuscirà davvero a dimostrare un legame tra questa abitudine e il rafforzamento del sistema immunitario. Nel frattempo, il consiglio resta quello di affidarsi alle norme igieniche tradizionali, come lavarsi spesso le mani e usare i fazzoletti, per proteggere la salute dei più piccoli.

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