mutismo selettivo

Mutismo selettivo nei bambini

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Il mutismo selettivo è un disturbo poco conosciuto di cui soffrono alcuni bambini che non parlano e sono come bloccati nei contesti esterni: scuola, sport, ecc. mentre interagiscono in maniera normale all’interno del proprio contesto famigliare.

In Italia non ci sono ancora statistiche del tutto affidabili sull’incidenza di questo disturbo. Purtroppo spesso viene sottovalutato o, peggio ancora, scambiato per altre patologie ben più gravi come ad esempio l’autismo. I pareri sono discordanti tanto che c’è chi dice che ad essere colpito sarebbe 1 bambino su 1000, chi invece parla di un’incidenza di 1 su 10.000.

Il mutismo selettivo non genera problemi di apprendimento e curato bene ed in tempo da specialisti può facilmente migliorare e regredire completamente. Solitamente, si utilizzano alcuni giochi di gruppo per agire sul comportamento del bimbo, coinvolgendo sapientemente anche genitori, insegnanti e altre figure di riferimento, tra cui gli psicoterapeuti infantili.

”Il bambino deve percepire che il suo problema viene accettato dai genitori, i quali, trascorsa una prima fase in cui tendono a colpevolizzarsi, devono avere pazienza e non avere troppa fretta di risolverlo. Questo perché altrimenti il bimbo, che grazie alla sua ipersensibilità ha una sorta di ‘radar’, percepirebbe il carico di ansia e di aspettative nei suoi confronti”

spiega la presidentessa dell’Associazione italiana mutismo selettivo (A.I.Mu.Se), Loredana Pilati.

Invece, i problemi più seri possono nascere quando non si individua, riconosce e argina subito il disturbo, cioè quando si arriva all’adolescenza.

”il disturbo può essersi ormai radicato e quindi essere di difficile soluzione. C’è poi da considerare che nell’adolescenza la socialità è un elemento fondamentale e chi non riesce a parlare con gli altri rischia di venire escluso”.

In un disturbo poco noto come questo, l’importanza di un’associazione come l’A.I.Mu.Se è proprio quella di dare indicazioni ai genitori rispetto a questa problematica indirizzandoli verso le modalità migliori per risolverla. L’associazione, organizza inoltre incontri periodici per condividere esperienze e preoccupazioni.

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