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Allergie alimentari nei bimbi: 5 consigli per le mamme

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Le allergie crescono esponenzialmente ogni anno nel nostro paese, attualmente sono oltre 250mila i bambini in età pre-scolare che ne soffrono. Una situazione preoccupante che non sempre è facile né da comprendere né gestire. Ecco perché la Siaip (Società italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) si sta impegnando in una nuova campagna informativa rivolta alle famiglie.

Gli esperti di allergologia infantile hanno lanciato un vero e proprio portale: www.allergiebaby.it, dove è possibile trovare tante informazioni utili sui diversi tipi di allergie, i sintomi, gli effetti, i rischi dovuti a familiarità (ovvero al fatto che altri componenti della famiglia già soffrano di allergie) e altro.

«Con questa campagna vogliamo mettere in evidenza il ruolo importantissimo che può avere la prevenzione, con l’obiettivo di diffondere informazioni rispetto ai comportamenti e alle scelte più appropriate per i propri bambini» ha dichiarato Luciana Indinnimeo della Siaip.

Tra le allergie più diffuse ci sono quelle alimentari, in particolare nei primi anni di vita molto frequente è quella al latte vaccino. È importante preoccuparsi di questo rischio fin da subito: “Molti genitori iniziano a preoccuparsi delle allergie solo dallo svezzamento in poi, in realtà però, i primi mesi di vita sono particolarmente critici. Per questo è importante sottolineare l’importanza del latte materno, scelta da privilegiare per tutti i piccoli e in particolare nei lattanti a rischio allergico vista l’azione protettiva dell’allattamento al seno. In caso di mancanza di latte materno, è bene ricordare che il pediatra resta la figura di riferimento principale» ha affermato la Indinnimeo.

A questo proposito ecco 5 consigli utili alle neomamme in caso di rischio allergico:

1. Allattare al seno per i primi 6 mesi in modo esclusivo proseguendo poi anche durante il periodo dello svezzamento.

2. Svezzamento: iniziarlo tra il 4° e il 6° mese di vita mai prima, perché nei mesi precedenti il bambino non è ancora pronto ad assumere alimenti che non siano il latte materno.

3. Programmare fin dall’inizio dello svezzamento un piano di inserimento graduale dei diversi alimenti.

4. Proporre un alimento nuovo per volta, in questo modo ci si può accorgere facilmente di qualche allergia e dare tempo al bambino di metabolizzare i nuovi cibi.

5. Solo dopo il 1° anno di vita inserire kiwi, sedano, frutta secca e crostacei.

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