sterilità di coppia

Sterilità di coppia: cause, diagnosi e soluzioni attuali

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La sterilità è una condizione che riguarda circa il 15% delle coppie italiane che desiderano avere un figlio. Si parla di sterilità quando, nonostante rapporti regolari e non protetti da almeno un anno, la gravidanza non arriva. Oggi, grazie ai progressi della medicina e a una maggiore consapevolezza, affrontare questo problema non significa più rinunciare al sogno di diventare genitori, ma richiede un percorso tempestivo e mirato.

Le principali cause di sterilità nella donna

Le donne possono essere colpite da diverse condizioni che riducono o impediscono la possibilità di concepire:

  • Disturbi dell’ovulazione e squilibri ormonali, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS);
  • Alterazioni delle tube di Falloppio, spesso dovute a infezioni o interventi chirurgici pregressi;
  • Malattie infiammatorie pelviche, conseguenza frequente di infezioni non curate per tempo;
  • Fibromi uterini, che possono alterare la cavità dell’utero;
  • Endometriosi, patologia in forte crescita tra le giovani donne e spesso sottodiagnosticata.

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Le principali cause di sterilità nell’uomo

Anche l’uomo può essere colpito da fattori che compromettono la fertilità. Tra i più comuni troviamo:

  • Varicocele, una dilatazione delle vene testicolari che altera la qualità degli spermatozoi;
  • Criptorchidismo, ossia la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto;
  • Malformazioni genitali, congenite o acquisite;
  • Infiammazioni dei testicoli e degli epididimi, spesso conseguenza di infezioni non curate;
  • Patologie prostatiche, che possono ridurre la quantità o la qualità del liquido seminale.

I rischi comuni: infezioni e malattie sessualmente trasmissibili

Per entrambi i sessi, le malattie sessualmente trasmissibili (MST) rappresentano una delle cause più rilevanti di sterilità. Le infezioni non curate possono lasciare cicatrici e danni permanenti all’apparato riproduttivo, compromettendo la fertilità.

È allarme infezioni dell’apparato riproduttivo fra i ragazzi, con circa 350 milioni di nuovi casi all’anno a livello mondiale, di cui 111 milioni riguardano giovani con meno di 25 anni. Una prevenzione mirata, basata su comportamenti sessuali responsabili e controlli regolari, può ridurre drasticamente questi numeri.

La sterilità come problema sociale e sanitario

“La salute riproduttiva viene spesso trascurata e presa in considerazione solo quando i problemi diventano eclatanti, con un ritardo che vanifica l’azione medica e si accompagna ad una crescita dei costi sanitari. Invece le cause e i fattori di rischio sui quali si può intervenire sono molti, così come la disponibilità di nuove terapie che consentono il raggiungimento di risultati una volta impensabili”.

Così afferma il professor Andrea Lenzi, coordinatore scientifico del progetto, ordinario di endocrinologia e direttore della sezione di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia all’Università di Roma Sapienza. Le sue parole sottolineano quanto la sterilità non sia solo una questione privata, ma un vero problema di salute pubblica che merita attenzione precoce.

Fattori di rischio legati allo stile di vita

Oltre alle cause mediche, esistono diversi fattori legati allo stile di vita che incidono sulla fertilità maschile e femminile:

  • Fumo di sigaretta, che riduce la qualità degli spermatozoi e anticipa la menopausa;
  • Consumo eccessivo di alcol e droghe;
  • Sovrappeso e obesità, associati a squilibri ormonali;
  • Stress cronico, che altera l’equilibrio ormonale e riduce il desiderio sessuale;
  • Inquinamento ambientale e esposizione a sostanze tossiche.

Adottare uno stile di vita sano, con alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e controlli medici periodici, rappresenta un passo fondamentale per preservare la fertilità.

Diagnosi di sterilità: quando rivolgersi allo specialista

Se dopo 12 mesi di rapporti regolari e non protetti la gravidanza non arriva, è consigliabile rivolgersi a un centro di medicina della riproduzione. Per le donne oltre i 35 anni, il tempo di attesa scende a 6 mesi, poiché la fertilità diminuisce fisiologicamente con l’età.

Gli esami diagnostici più comuni includono:

  • Per lei: dosaggi ormonali, ecografia transvaginale, isterosalpingografia per valutare la pervietà tubarica;
  • Per lui: spermiogramma, ecocolordoppler scrotale, analisi ormonali.

Terapie e percorsi di trattamento

La buona notizia è che oggi esistono numerose terapie in grado di aiutare le coppie con problemi di sterilità:

  • Terapie mediche per correggere squilibri ormonali o infezioni;
  • Chirurgia mini-invasiva per trattare endometriosi, fibromi o varicocele;
  • Tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), come inseminazione intrauterina (IUI), fecondazione in vitro (FIVET) e ICSI;
  • Congelamento degli ovociti, utile soprattutto per le donne che scelgono di posticipare la maternità.

Grazie a questi interventi, oggi molte coppie riescono a diventare genitori anche in presenza di difficoltà inizialmente insormontabili.

Prevenzione: il ruolo dell’informazione

Spesso la sterilità viene scoperta solo dopo anni di tentativi falliti. Una maggiore educazione alla salute riproduttiva fin dall’adolescenza potrebbe ridurre drasticamente l’incidenza di questo problema. Informare i giovani sull’importanza della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, promuovere stili di vita sani e incoraggiare controlli regolari sono strumenti fondamentali per preservare la fertilità.

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La sterilità di coppia non deve essere vista come un tabù, ma come una condizione che può essere affrontata con consapevolezza e con il supporto della medicina moderna. Prevenzione, diagnosi precoce e percorsi terapeutici personalizzati sono le chiavi per trasformare un ostacolo in una nuova opportunità di vita. Oggi, più che mai, trascurare il problema significa rinunciare a possibilità concrete che la scienza è in grado di offrire.

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