bimbi paura del buio

Bimbi: paura del buio? Sconfiggetela con le stelle!

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Tutti i bambini, in diversi momenti della crescita, sviluppano delle paure e tutte le mamme, cercando una soluzione, si domandano se è normale. Sì lo è!

Anzi, tutti i bambini esprimono delle paure che servono a crescere. E il nostro supporto, in questi casi, li aiuterà a rafforzare la fiducia in se stessi e a diventare adulti forti e sereni.

La paura del buio è la più comune tra i bambini e si sviluppa intorno all’anno di vita, periodo in cui il bambino riesce a distinguere i diversi momenti della giornata. Il giorno è collegato al gioco e alla presenza della mamma, mentre la notte significa separarsi dei propri cari e, quindi, la nanna. È a questo punto che arriva la paura. Trovarsi da soli e senza vedere ciò che li circonda provoca angoscia nel bambino.

Per prima cosa, dunque, evitiamo di terrorizzare il pupo con le formule della nonna “se non dormi arriva il lupo”, “se non mangi stanotte ti prende l’orco”, ecc… Tutte frasi da non dire perché il bambino non distingue la realtà dalla fantasia, e anche perché l’orco, dopo essere stato protagonista di una trilogia molto famosa, non terrorizza più!

Abbandonati i metodi della paura, adottate un atteggiamento positivo! Non bisogna drammatizzare e far diventare la paura una questione di stato, ma non eccedete minimizzandola e sottovalutandola. Per il bambino sono cose serie, perché veramente il pomello del comodino è un mostro! E in fondo, se ci pensiamo, anche noi quando siamo al buio in un luogo che non conosciamo, siamo angosciati.. Quindi non schernite il pupo!

Per aiutarlo a sconfiggere il buio e tutti i mostri che lo abitano, dovete cercare di assecondarlo e di fargli vedere che non deve temere ciò che lo circonda. Alcuni oggetti possono venire in vostro aiuto!

Il feticcio scelto dal bambino (che sia un orsacchiotto, una copertina, o qualsiasi altro gioco), è uno strumento utile per separare il momento “gioco” dalla “nanna” e per accompagnarlo nel mondo dei sogni. Attraverso il contatto fisico, il feticcio rassicura e consola il bambino.

Una tecnica che potete usare prevede una gita nella loro camera: per prima cosa bisogna ispezionarla insieme a fondo. Il bambino difficilmente infila le mani sotto il letto, regno di impressionanti pesci giganti, ma se lo fate voi, lui vi guarderà con meraviglia e una volta assodato che non succede nulla, proverà anche lui! Continuando la gita, fategli vedere che nell’armadio non c’è nessuna porta che si apre verso abissi sconosciuti, ma solo i suoi vestitini appesi! Se a questo punto il pupo è rassicurato, potete iniziare a giocare con questi oggetti: aprite le ante dell’armadio e nascondetevi dietro, attendente il papà e saltate fuori gridando “sorpresa!!!”. Collegando l’arredo della cameretta con il gioco, e dunque con un momento sereno, il bambino non avrà più paura del mostro/pomello del comodino!

Sconfitti i mostri, resta da svelare cosa c’è nel buio. Procuratevi degli stickers a forma di stella, quelli che di giorno non si vedono e di notte brillano. Attaccateli per tutta la stanza, sul soffitto sopra al suo lettino, sulle pareti, sull’armadio. Poi stendete una coperta sul pavimento, chiudete tutte le porte e tutte le finestre, insomma rendete la stanza buia. Sdraiatevi con il bimbo sulla coperta e guardate il cielo. Ogni stella è una storia. Raccontatela tenendo quella manina cicciottella tra le vostre… non ha più paura vero?

Silvia Bellucci

Leggi anche: BIMBO E ORSACCHIOTTO, QUANDO IL LEGAME DIVENTA INDISSOLUBILE

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Per suggerimenti, storie o comunicati puoi contattare la redazione all'indirizzo redazione@wellme.it