L’estate è alle porte e con l’aumento delle temperature cresce anche il rischio di infezioni alimentari nei bambini. Virus, batteri e altri agenti patogeni trovano nel caldo un terreno fertile per proliferare rapidamente, contaminando gli alimenti. La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) mette in guardia le famiglie: occorre prestare particolare attenzione alla sicurezza alimentare dei più piccoli durante i mesi estivi.
Indice
Perché il caldo favorisce le infezioni alimentari
Secondo i dati raccolti dalla SITIP e confermati da recenti ricerche, durante l’estate si registra un aumento significativo dei casi di tossinfezioni alimentari. Le alte temperature accelerano la moltiplicazione dei microrganismi patogeni, rendendo alcuni cibi un veicolo ideale per infezioni. I bambini, avendo un sistema immunitario ancora in via di sviluppo, sono particolarmente vulnerabili a questi agenti esterni, soprattutto quando si parla di infezioni alimentari.
Tra le cause più comuni troviamo la mancata refrigerazione degli alimenti, la cattiva igiene nella manipolazione del cibo e la conservazione non adeguata, soprattutto durante picnic, viaggi e pasti all’aperto.
Intossicazione o tossinfezione? Le differenze
In ambito medico, è importante distinguere tra intossicazione alimentare e tossinfezione. Nel primo caso si parla di reazione avversa dovuta a tossine presenti nel cibo, anche in assenza di batteri vivi (come nel caso del botulismo). Nel secondo caso si tratta di batteri o virus vivi ingeriti con l’alimento che successivamente proliferano nell’intestino del bambino, provocando sintomi fastidiosi, spesso legati a infezioni alimentari.
Tra gli agenti più comuni troviamo:
- Salmonella: spesso presente in uova crude o poco cotte, carne di pollo e derivati non ben conservati.
- Stafilococco aureo: si sviluppa in alimenti manipolati senza igiene o non refrigerati.
- Escherichia coli: può contaminare verdure crude mal lavate e carne poco cotta.
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I sintomi più comuni nei bambini
I segnali di un’infezione alimentare nei bambini possono manifestarsi già poche ore dopo l’ingestione del cibo contaminato.
I sintomi più frequenti includono:
- diarrea abbondante e frequente
- vomito
- dolori addominali e crampi
- febbre lieve o moderata
- malessere generale e disidratazione
In particolare, la diarrea nei bambini può portare a una rapida perdita di liquidi e sali minerali, rendendo necessaria una tempestiva reidratazione. È fondamentale consultare il pediatra ai primi segnali, evitando il fai-da-te, soprattutto nei più piccoli per prevenire infezioni alimentari.
Stafilococco e altri agenti: quando preoccuparsi
Una delle tossinfezioni più comuni in estate è causata dal stafilococco. Non si tratta generalmente di un’infezione grave, ma può risultare molto fastidiosa nei bambini. Il rischio maggiore è legato alla perdita di liquidi e alla comparsa di sintomi gastrointestinali intensi, tipici di alcune infezioni alimentari.
La presenza dello stafilococco negli alimenti è spesso dovuta a una conservazione inadeguata e a una manipolazione poco igienica degli stessi. Questo batterio è in grado di produrre tossine resistenti anche al calore della cottura, quindi la prevenzione parte dall’igiene nella preparazione e dalla corretta conservazione del cibo.
Il rischio più grave: il botulismo
Tra le intossicazioni più pericolose vi è il botulismo, provocato dalla tossina botulinica prodotta dal Clostridium botulinum. Fortunatamente è un evento raro, ma potenzialmente letale. Colpisce soprattutto alimenti mal conservati, conserve fatte in casa, sottoli o prodotti sottovuoto non trattati correttamente.
Il botulismo può portare a gravi paralisi muscolari e, nei casi estremi, anche alla morte.
I genitori devono sempre prestare attenzione a segnali come:
- coperchi gonfi nelle conserve
- presenza di muffa, bolle o odori sospetti
- alimenti con patine bianche o colorazioni anomale
È fondamentale evitare il consumo di alimenti sospetti e seguire scrupolosamente le norme igieniche nella preparazione casalinga.
Come prevenire le infezioni alimentari nei bambini
La prevenzione è l’arma più efficace contro le tossinfezioni alimentari estive.
Ecco alcune semplici ma importanti regole da seguire:
- Conservare sempre gli alimenti in frigorifero a una temperatura inferiore ai 4°C.
- Cuocere bene carne, pesce e uova.
- Lavare accuratamente frutta e verdura, anche se già confezionate.
- Tenere separate le carni crude da altri alimenti per evitare contaminazioni incrociate.
- Controllare sempre le date di scadenza e le condizioni delle confezioni.
- Evitate di portare alimenti facilmente deperibili in spiaggia o durante viaggi lunghi senza borsa termica.
Quando servono i farmaci?
Nella maggior parte dei casi, le tossinfezioni alimentari nei bambini si risolvono spontaneamente in pochi giorni. È raro che siano necessari antibiotici, e spesso è sufficiente una terapia di reidratazione orale con soluzioni elettrolitiche consigliate dal pediatra.
In alcuni casi, però, i sintomi possono peggiorare o protrarsi per più di 48 ore. In presenza di sangue nelle feci, febbre alta, segni di disidratazione o abbattimento, è necessario consultare immediatamente un medico per prevenire le infezioni alimentari.
Estate in sicurezza: il ruolo dei genitori
L’estate è una stagione amata da grandi e piccoli, ma è anche il periodo in cui il cibo può diventare un rischio se non gestito con attenzione. I genitori hanno un ruolo chiave nella prevenzione delle infezioni alimentari, a partire dall’educazione alimentare dei propri figli e dalla vigilanza sulle pratiche igieniche in casa e fuori.
Basta poco per proteggere i più piccoli: un frigorifero funzionante, mani sempre pulite e attenzione nella scelta degli alimenti possono fare la differenza e aiutare a evitare infezioni alimentari.