dieta mediterranea

Italiani, ma che cos’è la dieta mediterranea?

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Non se ne fa altro che parlare, eppure ben 6 italiani su 10 non sanno cosa sia esattamente e non più di 5 su 10 sanno descrivere correttamente la dieta mediterranea.

Sono alcuni risultati emersi da uno studio presentato al Congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) – in programma a Genova fino ad oggi – e svolto dai ricercatori del Dipartimento di Medicina interna, dell’invecchiamento e malattie nefrologiche dell’Università di Bologna.

L’indagine ha coinvolto 314 persone che hanno risposto a un questionario di 33 domande per comprendere le loro conoscenze e le loro abitudini alimentari.

Ebbene, alla domanda “cos’è la dieta mediterranea”, il 55% del campione ha dato risposte errate. Scarsa conoscenza che, secondo i dati del sondaggio, è comune a tutti i ceti sociali e prescinde dal livello di istruzione e dalla condizione economica.

LA PIRAMIDE ALIMENTARE

È poco conosciuta ai più, tanto che il 57% degli intervistati non sa proprio di cosa si tratti, il 40% la conosce e il 3% è incerto. Nonostante 1 italiano su 2 sappia dove collocare gli “alimenti-cardine” (frutta, verdura e cereali, che sono alla base della piramide), il 5% “inverte” la piramide stessa indicando gli alimenti grassi come base dell’alimentazione quotidiana, mentre il 45% non sa proprio che cosa rispondere.

UNA DIETA SCORRETTA

1 italiano su 2 mangia carne magra, ma il 20% mangia carni grasse più volte alla settimana e il 45% formaggi tre volte in una settimana. E il pesce? Se lo mangiamo una volta in sette giorni è già, secondo noi, sufficiente. Niente di più sbagliato.

Per l’esperimento, i ricercatori hanno costruito una piramide alimentare semplificata con 3 fasce di cibi: la fascia A, con gli alimenti da mangiare tutti i giorni (frutta, verdura, cereali, legumi, frutta a guscio, olio d’oliva e una piccola quota di latticini); la fascia B, con i cibi da assumere settimanalmente (pesce, pollame, uova, dolci); la fascia C, dove si collocano gli alimenti da concedersi una, due volte al mese, come la carne rossa.

Risultato: la maggior parte delle persone sceglie le fasce meno salutari: 60% eccede con i cibi di fascia B e ben il 90% esagera con gli alimenti di fascia C.

COSA FARE?

Matteo Cevenini, responsabile della ricerca, afferma “che sia davvero opportuno migliorare le conoscenze alimentari degli italiani e aumentare la consapevolezza di ciò che mettono il tavola ogni giorno: sappiamo infatti che un’alimentazione scorretta aumenta molto il rischio di malattie cardiovascolari e non solo”.

Campagne informative e non solo. Secondo gli esperti, gli italiani andrebbero spronati a trovare alternative simili ma più sane ai cibi che più piacciono ma che più fanno male. Spiega Massimo Volpe, presidente Siprec, “abbiamo verificato che c’è un’ampia quota di persone che mangia troppe proteine animali: una strada potrebbe essere sostituirle con analoghi prodotti derivati però da proteine vegetali. Se molti si abituassero a sostituire la carne con una cotoletta a base di soia si avrebbe l’effetto di ridurre il colesterolo in eccesso nel nostro organismo e diminuire allo stesso tempo l’introito di colesterolo animale attraverso la dieta”.

Leggi tutte le proprietà della soia e tutto sulla dieta mediterranea.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.