dieta dello sportivo

La dieta dello sportivo tra salute e gusto con la carne biologica

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Seguire un regime alimentare sano e completo è una buona pratica per tutti, a tutte le età. Soprattutto quando si fa sport. Ancora più importante, però, è fare attenzione a mangiare in maniera corretta così da equilibrare eventuali carenze. L’obiettivo è anche promuovere lo smaltimento delle tossine prodotte dall’organismo durante l’attività fisica.

La dieta dello sportivo deve adattarsi ai diversi bisogni nutrizionali che possono mutare con l’incremento o la diminuzione del lavoro muscolare. La dieta ideale per chi pratica sport deve offrire il giusto apporto proteico ma pochi grassi. Leggerezza è la parola chiave. Scegliendo la semplicità e il gusto di una fettina di petto di pollo, ma anche di una coscia di pollo o di tacchino. Lo sportivo, grazie alla carne bianca, è in grado di ritrovare la giusta integrazione proteica, restando in grande forma.

Facilmente digeribili per il basso contenuto di collagene, il pollo e il tacchino forniscono al nostro organismo molte proteine, dai 17 g dell’ala con pelle ai 23 g del petto per 100 grammi di parte edibile. Un ruolo fondamentale, visto che proprio le proteine sono deputate al rinnovamento dei tessuti, alla formazione di ormoni, di enzimi e di anticorpi. In più, le carni bianche contengono molti amminoacidi ramificati che i muscoli utilizzano per smaltire le tossine accumulate dopo un intenso lavoro atletico.

Le carni di tacchini e di polli, contengono pochi grassi. Sono invece fornitrici di elezione di molti acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi, i cosiddetti grassi buoni, adatti specialmente a chi fa attenzione alla silhouette. Per un pasto leggero, perché non scegliere, dunque, le carni bianche che soddisfano ogni richiesta dell’organismo e le esigenze di linea?

L’importante è optare per un metodo di cottura che non richieda eccesso di condimenti. Gli esperti consigliano di consumare la carne tre volte alla settimana, prediligendo quella bianca, senza, tuttavia, rinunciare a quella rossa. L’importante è avere la garanzia di un’ottima qualità del prodotto, certificata Bio. Come spiega la dottoressa Federica Almondo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e co-fondatrice del Centro di Nutrizione e Antiaging Cerva 16 di Milano.

La dottoressa afferma

«La carne biologica risulta molto più gustosa. Inoltre, grazie all’elevato contenuto di acidi grassi insaturi, anche più sana rispetto a quelle non bio. Un vantaggio per gli sportivi e per coloro che non vorrebbero rinunciare alla linea. In più, l’alimentazione bio previene il deposito delle tossine dannose, già presenti nell’organismo. Prodotte anche fisiologicamente dopo qualsiasi attività atletica, tale alimentazione ne velocizza lo smaltimento. Così, non si rischia che, quei composti tossici, molti dei quali potenzialmente cancerogeni, vengano a contatto con i tessuti».

Per definire gli alimenti qualitativamente validi dal punto di vista nutrizionale, occorre che vengano prodotti su terreni sani.

Fileni, tra i promotori di Arca (Agricoltura per la rigenerazione controllata dell’ambiente): un progetto condiviso con gli agricoltori che parte dal miglioramento della fertilità dei suoli attraverso pratiche di coltivazione bioconservativa.

Agricoltura biologica, rigenerazione del suolo sono i fondamenti di quella filiera alimentare e zootecnica di qualità certificata Fileni. Una sensibilità spiccata, da parte dell’azienda marchigiana verso la salute dell’ambiente. Tale attenzione riflette sul benessere dei consumatori, sempre più esigenti in termini di sostenibilità ambientale. Una risposta concreta alle necessità della terra, dell’uomo, del Pianeta.

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