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Vegetariani e vegani: sensibili al dolore sia umano che animale

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I vegetariani e i vegani sarebbero più sensibili al dolore altrui, sia che a soffrire sia un animale sia un uomo. All’origine di questa insolita affermazione è lo studio condotto da alcuni ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo del San Raffaele di Milano, coordinati dai dottori Massimo Filippi e Mara Rocca.

Realizzato in collaborazione con le Università di Ginevra e Maastricht e pubblicato sulla rivista PLoS One, lo studio ha coinvolto 20 persone onnivore, 19 vegetariane e 21 vegane, mostrando loro alcune immagini di esseri umani e di animali posti in situazioni di grande sofferenza.

Grazie all’uso della risonanza magnetica funzionale, è stato notato che i vegetariani e i vegani mostravano una maggiore attivazione delle aree del lobo frontale del cervello collegate allo sviluppo e alla percezione di sentimenti empatici, a prescindere dai soggetti che provavano sofferenza.

Come ha spiegato la dottoressa Rocca,

“i circuiti neurali si attivano nel momento in cui i sentimenti empatici vengono estesi anche ad individui di altre specie che condividono con noi la capacità di soffrire”.

Nessuna differenza dunque se a soffrire erano uomini o animali. La prendiamo come una buona notizia?

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.