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Ginseng

Ashwagandha, ovvero il ginseng indiano: tutte le sue proprietà

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Il nome è forse impronunciabile. A meno che non abbiate buona pratica con tutto quanto riguardi la medicina Ayurvedica. In questo caso capirete che Ashwagandha equivale a dire Withania somnifera… Ancora non vi è chiaro?

È del ginseng indiano che stiamo parlando, utilizzato da che mondo è mondo contro problemi all’apparato respiratorio, ansia, disturbi al fegato e come afrodisiaco.

Oggi alcuni studiosi lo stanno testando sui malati di osteoartrite, appurando una riduzione del dolore e della disabilità. Per altri è oggetto di studi per le sue proprietà anticancerose.

I benefici del ginseng indiano, quindi, sembrano essere mille e più di mille. Ma attenzione ai rimedi fai da te, anche perché se se ne abusa altro che toccasana!

A causa di un non corretto utilizzo, infatti, si può incorrere in disturbi gastrointestinali, vomito e simpatica diarrea. Per non parlare dell’effetto sedativo della pianta, alla luce del quale conviene non assumerla insieme a farmaci ansiolitici o in seguito a interventi chirurgici con un’anestesia generale.

Insomma, anche se si tratta di un rimedio naturale (in Italia disponibile in estratto secco), prima di qualsiasi uso rivolgetevi sempre al vostro medico.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania