inquinamento chimico

Inquinamento chimico in casa: proteggiamo i bambini in 5 mosse

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

La casa può diventare una vera e proprio trappola pericolosa per i bambini se non si prendono le giuste precauzioni per salvarli da alcuni rischi.

Infatti per salvaguardare la vita dei piccoli abitanti delle nostre case, le autorità della salute e ambientali canadesi hanno stilato un elenco con i 5 possibili pericoli casalinghi più frequenti e allo stesso tempo hanno dato i consigli utili per evitare problemi.

La Canadian Partnership for Children’s Health and Environment ha indicato i 5 peggiori fattori di rischio inquinamento chimico in casa e ha dato delle raccomandazioni su come agire per ridurre l’esposizione a sostanze tossiche, e anche far risparmiare, come ha dichiarato Erica Phipps, direttrice del Cpche.

Il primo fattore di rischio è la polvere che può essere molto nociva per i più piccoli. I neonati assorbono più polvere degli adulti a causa dell’abitudine a mettere tutto in bocca e proprio attraverso la polvere entrano in contatto con sostanze tossiche come il piombo che è molto presente nelle case, come dimostrato da uno studio canadese sulla presenza di piombo bioaccessibile in ambiente domestico. Il rimedio è quello di aspirare spesso la polvere dai pavimenti e dalle varie superfici della casa e molta attenzione va fatta anche durante la gravidanza, perché anche in quel periodo il bimbo può assorbire sostanze nocive.

La seconda raccomandazione che ci hanno dato gli esperti canadesi riguarda il fatto di ridurre l’uso di detersivi e spray in casa perché si rischia di rilasciare esalazioni che rimangono a lungo nell’aria. Il consiglio in questo caso ci riporta ai rimedi della tradizione che prevedono, per esempio, di pulire il lavandino con il bicarbonato e di usare l’aceto diluito in acqua per pulire i vetri della finestra. Il medesimo danno lo provocano i deodoranti ambientali e tutti i detergenti profumati.

Spesso in casa si fanno lavori di ristrutturazione ma non va dimenticato che i calcinacci, le vernici, le colle per mobili o moquette o carta da parati costituiscono un pericolo per i bambini e le donne in gravidanza in quanto scaturisce polvere contaminante e fumo tossico. Quindi i bambini soprattutto devono essere allontanati da questi rischi durante il periodo in cui si fanno i lavori.

Poi a causare un pericolo nell’ambiente domestico sono anche cose impensabili, come ha fatto notare Carla Iacobelli del servizio prevenzione e protezione del CNR ed esperta in inquinamento indoor: Anche i piccoli lavoretti domestici, il fai-da-te improvvisato come riparare una sedia rotta o dipingere un mobile, possono diventare rischiosi per la produzione di polveri, l’uso di vernici e diluenti” e rendono l’aria domestica irrespirabile perché “contiene composti chimici prodotti da diverse fonti tossici o cancerogeni“.

Altro fattore di pericolo è la plastica in cucina. I ricercatori hanno consigliato di non utilizzare contenitori di plastica nel microonde anche se si dice che possono essere utilizzati perché comunque c’è il pericolo che le sostanze chimiche possono passare negli alimenti e nelle bevande.

Rimanendo nell’ambito della cucina, bisogna stare attenti anche ad alcune varietà di pesce, come il tonno, che può contenere alte percentuali di mercurio e quindi meglio far mangiare ai bambini delle aringhe, le trote o il salmone.

Semplici e brevi consigli che tutti possono mettere in pratica e a giovarne non sarà solo la salute dei più piccoli ma anche degli adulti.

Lazzaro Langellotti

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin