i capillari rotti si possono riassorbire

Capillari rotti: si riassorbono? Cause, prevenzione e trattamenti efficaci

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I capillari rotti, conosciuti anche come teleangectasie o vene a ragnatela, sono piccoli vasi sanguigni dilatati visibili sulla superficie della pelle. Colpiscono uomini e donne, ma sono più frequenti nelle donne, soprattutto dopo i 30 anni. Sebbene non rappresentino un problema di salute grave, hanno un forte impatto estetico e spesso generano preoccupazione. La domanda più comune è: i capillari rotti si riassorbono spontaneamente?

La risposta breve è no, i capillari rotti non si riassorbono da soli. Una volta che un vaso si è dilatato, non torna alla sua dimensione originaria senza un trattamento mirato. Tuttavia, esistono diverse strategie efficaci per prevenirne la comparsaridurne l’evidenza e, se necessario, eliminarli grazie a terapie mediche e cosmetiche moderne.

Perché si formano i capillari rotti?

I capillari si rompono quando le pareti dei vasi sanguigni superficiali diventano fragili o perdono elasticità.

Le cause sono molteplici:

  • Genetica: una predisposizione familiare aumenta il rischio.
  • Esposizione solare: i raggi UV danneggiano collagene ed elastina, indebolendo i vasi.
  • Invecchiamento: con l’età, la pelle diventa più sottile e i capillari più vulnerabili.
  • Cambiamenti ormonali: gravidanza, menopausa e terapie ormonali ne favoriscono la comparsa.
  • Fattori di stile di vita: alcol, fumo, sovrappeso e sedentarietà peggiorano la circolazione.
  • Stress termico: sbalzi di temperatura, bagni caldi, saune e lampade solari dilatano i vasi.
  • Professioni o abitudini: stare molte ore in piedi o seduti senza muoversi aumenta il rischio di capillari visibili su gambe e caviglie.

Si possono riassorbire i capillari rotti?

Molti si chiedono se sia possibile riassorbire i capillari rotti senza ricorrere a procedure invasive. No, i capillari rotti non scompaiono spontaneamente. In alcuni casi possono sembrare meno evidenti nel tempo, ma non si “riparano” da soli. La buona notizia è che è possibile prevenirne la comparsa e migliorare l’aspetto della pelle con abitudini sane e trattamenti mirati.

Come prevenire e migliorare l’aspetto dei capillari rotti

Anche se il riassorbimento spontaneo è raro, uno stile di vita sano può fare una grande differenza nel prevenire e migliorare la condizione della tua pelle.

Protezione solare

I raggi UV sono tra i principali nemici della pelle e dei capillari. Usa sempre una crema solare ad ampio spettro (SPF 30+) sul viso e sulle aree esposte.

Alimentazione ricca di antiossidanti

Vitamina C (agrumi, kiwi, fragole) e vitamina E (mandorle, spinaci, semi oleosi) rinforzano le pareti dei vasi sanguigni. Anche i flavonoidi (mirtilli, uva rossa, tè verde) migliorano la microcircolazione.

Esercizio fisico regolare

Camminare, nuotare o praticare yoga favorisce la circolazione, prevenendo la stasi venosa che contribuisce alla formazione dei capillari.

Evitare calore eccessivo

Saune, bagni turchi e docce molto calde dilatano i vasi e peggiorano il problema. Preferisci acqua tiepida e brevi esposizioni al calore.

Buone abitudini quotidiane

  • Evitare fumo e alcol in eccesso.
  • Non indossare vestiti troppo stretti che ostacolano la circolazione.
  • Usare calze a compressione se si lavora molte ore in piedi.
  • Sollevare le gambe per alcuni minuti al giorno per favorire il ritorno venoso.

Trattamenti medici e cosmetici per i capillari

Quando i capillari rotti sono già visibili, esistono diversi trattamenti per ridurne o eliminarne l’aspetto. È fondamentale consultare un dermatologo o un medico estetico per scegliere la soluzione più adatta.

  • Scleroterapia: indicata soprattutto per le gambe. Consiste nell’iniettare una soluzione che fa chiudere il vaso sanguigno, che poi viene riassorbito.
  • Terapia laser: il laser vascolare (ad es. Nd:YAG) colpisce selettivamente i capillari, distruggendoli senza danneggiare la pelle circostante. Ottimo per viso e gambe.
  • Luce pulsata (IPL): funziona in modo simile al laser ma con luce policromatica, utile soprattutto sul viso e per capillari diffusi.
  • Radiofrequenza: utilizza calore controllato per rinforzare i capillari più piccoli e migliorare la microcircolazione.
  • Trattamenti topici: creme con flavonoidiruscocentella asiatica o vitamina K possono ridurre i rossori e rinforzare la pelle.

Leggi anche: Come curare la couperose

Tabella comparativa dei principali trattamenti

Trattamento Zone indicate Numero sedute Risultati
Scleroterapia Gambe 2-4 Capillari eliminati in poche settimane
Laser Nd:YAG Viso, gambe 1-3 Capillari riassorbiti gradualmente
Luce pulsata (IPL) Viso 3-5 Riduzione progressiva dei capillari
Radiofrequenza Viso, aree sensibili 3-6 Miglioramento della microcircolazione

I capillari rotti non si riassorbono spontaneamente, ma oggi esistono strategie efficaci per prevenirli e trattarli. Uno stile di vita sano, la protezione solare e l’alimentazione equilibrata sono la base per ridurre il rischio di nuove teleangectasie. Quando i capillari sono già visibili, i trattamenti medici come la scleroterapia e il laser vascolare rappresentano le soluzioni più efficaci.

Per una valutazione personalizzata, è sempre consigliato rivolgersi a un dermatologo o a un medico estetico, così da scegliere il percorso terapeutico più adatto alle proprie esigenze.


FAQ sui capillari rotti

Capillari rotti sulle mani: cosa fare?

I capillari rotti sulle mani possono comparire per vari motivi, come esposizione al freddo, lavori manuali intensi o fragilità vascolare. Non sono pericolosi, ma possono risultare antiestetici. Per prevenirli è utile proteggere le mani dal freddo, applicare creme idratanti che migliorano l’elasticità della pelle ed evitare sbalzi termici eccessivi. Se i capillari persistono o aumentano, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo che potrà valutare trattamenti come laser o luce pulsata.

Come togliere i capillari rotti?

I trattamenti più efficaci sono la scleroterapia e il laser vascolare, che eliminano i capillari in poche sedute.

I capillari rotti possono comparire sul viso?

Sì, soprattutto su naso e guance. In questi casi, il laser Nd:YAG e la luce pulsata sono i trattamenti più indicati.

Si possono prevenire i capillari rotti?

Sì, con uno stile di vita sano, evitando fumo, alcol e sbalzi di temperatura, proteggendo la pelle dal sole e praticando attività fisica regolare.

Cosa fare se si rompono i capillari?

Se noti la comparsa di nuovi capillari, la cosa migliore è migliorare la circolazione con esercizio fisico e una dieta sana, e considerare di consultare uno specialista per valutare i trattamenti disponibili.

Le creme funzionano contro i capillari?

Le creme non eliminano i capillari già formati, ma possono ridurre rossori e rafforzare le pareti dei vasi sanguigni, migliorando la microcircolazione.

Capillari rotti sulle gambe: come trattarli?

I capillari rotti sulle gambe sono molto comuni e spesso legati a fattori genetici, gravidanza, sedentarietà o lunghi periodi in piedi. Per prevenirli è utile mantenere una buona circolazione con attività fisica regolare, evitare di stare seduti o in piedi troppo a lungo e indossare calze a compressione se consigliato dal medico. Per rimuovere quelli già presenti, i trattamenti più efficaci sono la scleroterapia e il laser vascolare, da eseguire sotto indicazione di uno specialista.

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Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile