Quando si torna a casa, prima di mangiare, a scuola, prima di andare a letto o prima di dare la pappa al pupo. Lavarsi le mani dovrebbe essere una buona, sana abitudine di tutti, ma proprio tutti.
Significherebbe prevenire un bel po’ di infezioni, tanto che al “lavaggio delle mani” è stata dedicata un’intera giornata organizzata dalle Nazioni Unite e dall’Unicef, il “Global Handwashing Day“, alla quale hanno aderito ben 80 Paesi in tutto il mondo.
Gli esperti consigliano di lavarsi le mani col sapone per almeno 40/60 secondi, soprattutto dopo aver usato i servizi igienici e prima di mangiare, il che contribuisce a ridurre del 40% l’incidenza delle malattie diarroiche e del 23% l’incidenza delle infezioni respiratorie.
Dal questionario “Manine Pulite”, lanciato dalla campagna Crescere Protetti e promosso dalla Società italiana di pediatria, è emerso che sono attente alla pulizia delle mani dei propri figli l’80% delle madri, ma solo il 39% sa che diarrea, infezioni ospedaliere, influenza e patologie respiratorie sono tutte patologie collegate al non corretto lavaggio delle mani, mentre l’8% pensa che non ci siano legami tra questa regola d’igiene e le patologie.