consumo farmaci italia

Farmaci: in Italia il consumo è cresciuto del 60% in 10 anni

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Cresce il consumo di farmaci in Italia. È quanto si evince dal 10° rapporto OsMed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei farmaci) realizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.

Una spesa, quella per i farmaci, che pare crescere vertiginosamente. Basti pensare che ogni italiano, nel 2009, ha speso una cifra pari a 420 euro circa, con un aumento rispetto al 2008 di circa 10 euro, +2,5%. Ma il dato più significativo è quello che individua una crescita dei consumi del 60% rispetto al 2000.

Il mercato farmaceutico è stato di oltre 25 miliardi di euro. Di questi, il 75% è rimasto a carico del SSN. Unica differenza: la spesa farmaceutica territoriale complessiva, che comprende sia il pubblico che il privato, è cresciuta rispetto allo scorso anno (+1,4%), mentre quella a carico del SSN è scesa dell’1,7%.

Ma analizziamo più in dettaglio i dati del rapporto.

La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche (ospedali, ASL, IRCCS, ecc.) è pari a 6,2 miliardi di euro, e costituisce circa un quarto della spesa complessiva per farmaci.

La spesa varia da regione a regione: si passa dal 21% della Calabria al 32% della Toscana. Tali differenze sono dovute a scelte differenti riguardo alla distribuzione di alcuni farmaci.

Ma ecco quali sono i farmaci per cui si spende di più.

In primo luogo i farmaci antineoplastici ed immunomodulatori (2,1 miliardi di euro), con una spesa media pro capite di 40,57 euro. Seguono gli antimicrobici per uso sistemico (21,07 euro pro capite) e gli ematologici (circa 16 euro pro capite).

Gli anticorpi monoclonali, invece, sono la categoria terapeutica con la spesa più elevata (507,2 milioni di euro), seguiti dagli immunosoppressori biologici (445,4 milioni di euro), dagli altri antineoplastici con 387,5 milioni di euro e dagli antivirali anti-HIV (369 milioni di euro).

Differenze di genere

Il consumo varia da donne a uomini. Se la prevalenza media d’uso è pari al 76%, per gli uomini scende al 71% e per le donne all’81%. Nel gentil sesso, si acquistano più antidepressivi, farmaci del sangue (soprattutto gli antianemici) e farmaci del sistema muscolo-scheletrico (i bifosfonati).

Leggi anche: Farmaci, Aifa: le donne consumano più antidepressivi

E i bambini?

8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione, soprattutto di antibiotici e antiasmatici.

Anziani

Oltre i 75 anni, la spesa media è oltre 12 volte superiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni. Le persone con più di 65 anni assorbe circa il 60% della spesa. Dal lato opposto, chi ha meno di 14 anni, consuma meno del 3% delle dosi e della spesa.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.