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Cefalea “a grappolo”: il miglior rimedio è l’ossigeno

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Chi soffre del terribile mal di testa “a grappolo”, tristemente noto come “cefalea da suicidio”, conosce bene l’urgenza con cui occorre intervenire sul fortissimo dolore di questa cefalea che può facilmente portare il paziente al Pronto Soccorso.

Di fatto di mal di testa ce ne sono di tutti i tipi e tanti sono i rimedi per curarli, ne abbiamo parlato nel nostro speciale. Il mal di testa a grappolo è uno dei più temibili, ma un rimedio efficace sembra esserci: l’ossigeno.

Dalla Pennsylvania è in arrivo una maschera che consentirà il rilascio immediato di ossigeno nelle vie respiratorie senza doversi recare in ospedale. Il paziente affetto da questo disturbo potrà non solo curarsi “a domicilio” in completa autonomia, ma anche decidere di aspirare la quantità desiderata di ossigeno a seconda del tipo di attacco, grazie all’utilizzo di una speciale valvola.

Il mal di testa “ a grappolo”, in inglese cluster headache, è una cefalea primaria neuro-vascolare estremamente dolorosa, le cui cause restano sconosciute. I sintomi cominciano ad apparire tra i 20 e i 40 anni. Ha carattere periodico, da qui l’origine del suo nome, con fasi attive alternate a fasi di remissione spontanea. L’intenso dolore è causato dall’eccessiva dilatazione dei vasi cranici che creano pressione sulle terminazioni sensitive del nervo trigemino.

Fino a oggi, quando si era colpiti da questo particolare tipo di disturbo, non vi erano grandi rimedi; una rapida ed immediata soluzione consisteva nello sdraiarsi o nell’assunzione di ergotamina. Negli anni novanta si è affermato l’uso di triptani per via sottocutanea, utilizzati per via orale in altri tipi di emicrania. Ma tutte queste soluzioni, oltre a non funzionare per tutti i pazienti, non garantivano un rimedio duraturoi.

L’ossigeno, invece, è sempre stato in grado di stroncare gli attacchi: secondo una prassi ormai consolidata, viene inalato alla concentrazione del 100% a un flusso a pressione costante di 7-10 litri al minuto per un quarto d’ora, mettendo fine al 50% delle crisi in 7 minuti e al 93% in 10.

La maschera salva-mal di testa, simile a quella usata dai saldatori, è in sperimentazione alla Geisinger Clinic in Pennsylvania, Stati Uniti. La bombola a cui è collegata consente un flusso continuo di gas di 15 litri al minuto. Grazie a questa idea i pazienti sono in grado di stroncare gli attacchi all’apparire dei primi sintomi.

Inoltre, una speciale valvola consente il rilascio della quantità di ossigeno desiderata in base alla respirazione: più si respira profondamente e più ossigeno viene rilasciato.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.