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Anziani: camminare veloce salva il cuore

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Passo svelto e, se allenati, una bella corsetta al mattino. I nonnini del XXI secolo dovrebbero tenere a mente questi due semplici consigli per mantenere una buona salute e una vita attiva. L’importanza di una camminata veloce o di una corsetta quotidiana non è solo un suggerimento per migliorare la qualità della vita, ma è supportata da solide evidenze scientifiche che dimostrano i benefici per la salute cardiovascolare e generale.

Già, perché pare proprio che il contrario, ossia camminare lentamente, provochi disturbi cardiovascolari. Infatti, camminare lentamente può aumentare il rischio di sviluppare problemi cardiaci. Secondo degli studi, il rischio di disturbi cardiovascolari è ben tre volte maggiore per coloro che si dedicano a una camminata lenta rispetto a chi invece si dedica regolarmente a una mezz’oretta di footing. Questo dato è emerso da una ricerca condotta dall’Université Pierre and Marie Curie e pubblicata sul British Medical Journal, uno dei più prestigiosi giornali di medicina a livello internazionale.

Il campione della ricerca francese comprendeva 3.208 volontari, uomini e donne sani di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. I partecipanti sono stati attentamente selezionati per garantire che fossero in buona salute all’inizio dello studio, in modo che i risultati ottenuti fossero il più possibile affidabili. Gli uomini e le donne sono stati poi suddivisi in base alla loro velocità di camminata. Gli uomini sono stati classificati come camminatori veloci se coprivano più di 1,85 metri al secondo, mentre erano considerati camminatori lenti se riuscivano a coprire in un secondo solo 1,5 metri. Per le donne, le camminatrici veloci coprivano 1,85 metri al secondo, mentre le camminatrici lente coprivano 1,35 metri al secondo.

Dopo un periodo di osservazione di cinque anni, i risultati hanno mostrato chiaramente come i camminatori veloci di entrambi i sessi erano meno vulnerabili alla morte, in particolare a quella causata da malattie cardiovascolari. Questo suggerisce che mantenere una velocità di camminata più elevata può essere un fattore protettivo significativo contro le malattie cardiache e altre condizioni di salute gravi.

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La maggiore difesa per la salute sembra essere dovuta, secondo i ricercatori, allo sforzo fisico associato alla camminata rapida, che aiuta a mantenere il cuore in buona salute. Camminare a passo svelto, infatti, non solo aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) nel sangue, ma riduce anche il rischio di sviluppare malattie cardiache. Questa attività fisica, apparentemente semplice, ha quindi un impatto significativo sulla salute cardiovascolare, contribuendo a migliorare la circolazione sanguigna e a mantenere le arterie pulite e flessibili.

Su, nonni, in marcia!

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania