Nei Paesi occidentali, tra la popolazione di età compresa tra i 30 e i 45 anni, si è registrato un preoccupante incremento di patologie sessualmente trasmissibili.
Boom dovuto per lo più, come spiegano gli andrologi della Sia, la Società Italiana di Andrologia, ai comportamenti disinibiti degli adulti che viaggiano di più, hanno più occasioni di incontro e si lasciano andare a rapporti non protetti.
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I dati allarmanti: Clamidia, sifilide e HIV in aumento
Spiega Vincenzo Gentile, presidente della Sia, che in Europa, dal 2000 ad oggi, si è osservato un notevole aumento dell’incidenza della malattie sessuali, prime fra tutte la Chlamydia, una sifilide che registra un numero di casi raddoppiato rispetto a nove anni fa, e l’Aids, con circa 4.000 nuove infezioni all’anno e a esserne colpiti sono proprio i trentenni e i quarantenni.
Negli ultimi anni i dati sono diventati ancora più preoccupanti. Secondo l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), dal 2019 al 2023 i casi di clamidia sono aumentati in media del 25%, con picchi tra i 25 e i 39 anni. La sifilide, un tempo considerata malattia in via di estinzione, ha invece registrato un forte ritorno, specie tra gli uomini eterosessuali sopra i 30 anni. Anche l’HIV continua a colpire questa fascia d’età, spesso a causa di rapporti occasionali non protetti.
Nuovi comportamenti, vecchi rischi
Un innalzamento dell’età dei soggetti colpiti che gli esperti attribuiscono innanzitutto alla crisi della famiglia tradizionale, che indurrebbe i nuovi single – separati o divorziati – ad avere rapporti brevi, instabili e spesso a rischio. A ciò si aggiungono i viaggi all’estero, soprattutto nei Paesi dell’Est e in Africa, dove l’incidenza delle malattie sessuali è 100-150 volte più alta rispetto all’Europa occidentale.
A peggiorare la situazione, anche l’utilizzo disinvolto delle app di dating, che rendono più facili e frequenti gli incontri occasionali. Una maggiore libertà sessuale non sempre va di pari passo con un’adeguata informazione o con pratiche sessuali sicure, specie nella fascia d’età over 30, che tende a sottovalutare i rischi.
Le principali malattie sessualmente trasmissibili tra gli adulti
Quanto alle patologie vere e proprie, se ne sarebbero contate circa 20 causate da batteri, virus e parassiti. Sempre alla Sia rilevano che 1 maschio su 3 è affetto da condilomi ano-genitali, 1 su 10 da herpes genitale o da un’infezione da Chlamydia e 1 su 5 da un’uretrite batterica.
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) più diffuse tra gli adulti sono:
- Clamidia: spesso asintomatica, può causare infertilità se non trattata.
- Gonorrea: in crescita tra gli adulti eterosessuali, può portare a complicazioni gravi.
- Herpes genitale: ricorrente e incurabile, si gestisce con terapie antivirali.
- Condilomi (HPV): legati anche al rischio di tumore alla cervice o al pene.
- Sifilide: in fase avanzata può danneggiare cuore e cervello.
- HIV: oggi trattabile con antiretrovirali, ma ancora incurabile.
L’importanza della prevenzione: il preservativo
La responsabilità principale è da assegnare al non utilizzo dell’unico strumento utile: il preservativo. Lo dimostra uno studio condotto da Aldo Franco De Rose, andrologo della Sia, a Genova e a Roma, su una popolazione di 1.872 maschi e 482 donne. Il 45,4% dei maschi e il 17,5% delle donne aveva avuto rapporti occasionali. Di questi più del 18,4% (20% donne e 18% uomini) non aveva usato il preservativo.
In pratica, quasi un uomo su 3 tra i 31 e i 45 anni aveva avuto rapporti sessuali occasionali senza preservativo (31,4%), rispetto al 18,5% tra i 46 e i 55 anni e al 13% tra i 56 e i 65 anni.
Giovani più consapevoli degli adulti?
Tra i giovani dai 18 ai 30 anni, invece, il 72% dei maschi e ben l’80% delle donne aveva preteso l’utilizzo del condom nei rapporti occasionali. Infine, il 18% degli uomini e il 2% delle donne che avevano avuto rapporti senza protezioni hanno avuto infezioni da Chlamydia, gonorrea, candidosi, Papillomavirus e Hiv.
Questo suggerisce un’inversione di tendenza: le giovani generazioni sembrano essere più sensibili all’importanza della protezione nei rapporti sessuali, anche grazie a campagne di educazione sessuale, social media e una maggiore disponibilità di informazioni online.
Cosa possiamo fare oggi?
Per contenere la diffusione delle MST tra gli adulti, è fondamentale promuovere una cultura della prevenzione. Ecco alcune buone pratiche:
- Utilizzare sempre il preservativo nei rapporti occasionali, indipendentemente dall’età.
- Effettuare controlli regolari, anche in assenza di sintomi.
- Parlare apertamente con il partner di salute sessuale e protezione.
- Vaccinarsi contro l’HPV, raccomandato anche agli adulti fino a 45 anni.
- Informarsi da fonti affidabili e diffidare di falsi miti o scorciatoie.
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Il ritorno in forze delle malattie sessualmente trasmissibili tra gli over 30 è un campanello d’allarme da non ignorare. Se da un lato la libertà sessuale è oggi più ampia e accettata, dall’altro è necessario abbinarla a comportamenti consapevoli e responsabili. A tutte le età, il preservativo resta il mezzo più efficace per proteggersi e proteggere gli altri.