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Olimpiadi 2012, cosa seguire in tv in cerca di nuovi record?

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Mancano ormai pochi giorni all’inizio delle Olimpiadi di Londra, quando saremo incollati alla tv per vedere le nostre gare preferite e magari assistere a qualche nuovo record. Ma quali saranno le specialità che potrebbero regalarci maggiori emozioni?

Ce lo dice Steve Haake, direttore del Centre for Sports Engineering della Sheffield Hallam University in Inghilterra, il quale ha sviluppato un modello, il cosiddetto “indice di miglioramento della performance”, grazie al quale è riuscito ad individuare quali sport seguire per godersi nuovi primati.

Utilizzando i concetti della fisica ha messo a confronto le prestazioni dei migliori atleti nelle diverse discipline olimpioniche lungo l’arco degli ultimi cento anni e ha rilevato che, ad esempio, la performance nello sprint dei 100 metri sta lentamente aumentando, mentre per specialità come il lancio del giavellotto e il nuoto si è raggiunta una certa stabilità, se non un decremento delle prestazioni. Dunque occhi puntati sui 100 metri!

Ma da cosa derivano questi cambiamenti delle performance degli atleti?

Un ruolo decisivo secondo Haake è da imputare alla tecnologia che negli anni ha fatto la sua comparsa nei vari tipi di sport. Un salto nelle prestazioni nei 100 metri, ad esempio, si è avuto negli anni ’70 quando ha fatto il suo ingresso nella scena il cronometraggio automatico. Da allora le performance hanno subito un’impennata notevole, per questo secondo Haake a Londra 2012 si potrebbe assistere ad un nuovo ed emozionante record.

Deludente in questo senso potrebbero essere le gare di nuoto. Negli anni 2008 e 2009 sono stati battuti 25 e 47 record, ma ciò accadde soprattutto grazie all’uso di costumi speciali (che riducevano la resistenza all’acqua), successivamente banditi dai regolamenti ufficiali.

Stessa sorte per il giavellotto: le performance sono migliorate fino a metà degli anni ’80, quando le autorità si posero il problema della sicurezza degli spettatori. Inoltre c’è da dire che all’epoca i giavellotti atterravano molto “piatti” ed era difficile stabilire con precisione dove la punta avesse colpito il suolo, così l’International Association of Athletic Federations ne modificò le caratteristiche spostandone il baricentro verso la punta di circa 4 centimetri: oggi così cadono meno piatti ma la loro possibile corsa si è ridotta di circa 9 metri.

Dunque che fare, boicottare in anticipo nuoto e giavellotto?

Meglio di no. Le Olimpiadi sono sempre uno spettacolo indipendentemente dai record che si potrebbero raggiungere. E poi c’è sempre il senso di appartenenza nazionale che dovrebbe portare ognuno di noi a sostenere i propri connazionali-atleti. Il 27 luglio è in arrivo…tenetevi pronti a sventolare il tricolore sognando l’oro in tutte le specialità!

Fabrizio Giona

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