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Biberon al bisfenolo: banditi dall’Ue dal 1° marzo

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Addio vecchi biberon. Secondo una recente direttiva, la 2011/08/UE, pubblicata lo scorso 28 gennaio sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, sarà vietato l’impiego di bisfenolo (BPA) nella fabbricazione dei biberon di plastica trasparente.

Dal 1° marzo 2011 sarà dunque vietata la fabbricazione di biberon contenenti BPA mentre dal 1° giugno sarà bloccata “l’immissione sul mercato e l’importazione nell’Unione di materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari che non sono conformi alla presente direttiva“.

Tale sostanza, una delle più comuni componenti della plastica realizzata in policarbonato, pare sia tossica e potrebbe avere notevoli conseguenze per la salute, colpendo dal sistema immunitario a quello riproduttivo, da quello neurologico al sistema endocrino e, infine, favorendo la predisposizione ai tumori al seno. Soprattutto i bambini possono risentire maggiormente delle conseguenze. Secondo l’Ue, infatti, gli effetti tossicologici potrebbero “avere un impatto più forte nell’organismo in fase di sviluppo“.

Così, a seguito di alcuni studi effettuati dagli esperti dell’Ue, è stato scoperto che “se i biberon vengono riscaldati in determinate condizioni, piccoli quantitativi di BPA possono passare dal contenitore per alimenti agli alimenti alle bevande ivi contenuti“.

In realtà gli stessi produttori pare abbiano già da tempo sostituito il bisfenolo con altri materiali: “La Commissione ha esaminato il mercato dei biberon e ha ricevuto una segnalazione dei fabbricanti del settore secondo la quale sono in corso azioni volontarie dell’industria volte a sostituire il materiale; l’impatto economico della misura proposta è quindi limitato“.

Quali sono le marche di biberon “BPA free”? Leggete qui!

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.