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Sempre più mamme over 40. Ma attenzione a età e fertilità

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Negli ultimi 4 anni le neomamme che hanno superato i 40 anni sono aumentate più del 5,3% in Italia, portando così l’età media della maternità nel 2010 a 31,2 anni, tra le più alte in Europa insieme a Irlanda e Spagna.

Sono i dati Eurostat, che fotografano un raddoppiamento del numero di donne che diventano mamme dopo gli anta.

Ma “l’età resta il peggiore nemico della fertilità“, chiarisce Thierry Suter, specialista in Medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano. “Più si fa passare il tempo e più si abbassano le probabilità per una donna di rimanere incinta. La gravidanza anche dopo i 40 non fa paura, anche grazie ai progressi della medicina“.

Ma perché si aspetta tanto? Spesso le donne attendono di realizzarsi professionalmente, oppure non trovano il “partner ideale”, oppure semplicemente non considerano le iniziali difficoltà nella gravidanza lasciando passare degli anni più importanti prima di rivolgersi a un medico.

Infatti, prima che una coppia sia definita infertile devono passare due anni di rapporti non protetti (secondo la spiegazione dell’organizzazione mondiale della sanità), ma spesso ci si pongono domande addirittura dopo 5 o 6 anni, il che peggiora la situazione. “Anche davanti ad quadro clinico sostanzialmente stabile, occorre sempre considerare il fattore età che influisce in modo determinante sulla fertilità in una donna. A 23 anni, ogni ovulazione ha il 26% di probabilità di trasformarsi in gravidanza, a 39 anni le probabilità si dimezzano, a 40 sono del 10%, a 43 fra il 7 e il 4, poi sempre meno. Anche nelle donne con ciclo regolare e funzioni ormonali a posto, le cellule uovo invecchiano, diventano meno feconde o, se fecondate, più soggette ad anomalie cromosomiche, che portano ad aborti spontanei. Occorre quindi prestare attenzione all’età”, raccomanda Suter.

L’attenzione alla fertilità passa anche da una costanze azione di prevenzione e da uno stile di vita sano. “Rimanere sotto controllo, sottoporsi ai normali esami per verificare lo stato di salute del proprio apparato riproduttivo è un approccio corretto per contrastare infezioni e malattie“, conclude Suter. “Occorre anche osservare uno stile di vita sano, evitando gli eccessi nell’uso di alcol ed eliminando il fumo dalle proprio abitudini. Anche l’alimentazione ha una certa influenza sulla fertilità di una donna: mangiare cibi sani, con un dieta ben calibrata sono buoni presupposti per cercare di preservare la fertilità“.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.