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Quando vivere in città non fa male alla salute

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Spazi aperti, aria meno inquinata, possibilità di coltivare e allevare ciò che poi si mangia. La vita in campagna sembra essere sicuramente più salutare di quella in città, ma chi l’ha detto che in campagna si vive bene e in città male? Anche l’ambiente urbano riserva delle grandi sorprese e può far bene alla nostra salute.

Non è infatti un caso se ogni giorno nel mondo vi si trasferiscono circa 180 mila persone, come rivelano alcune stime dell’ONU, o se , secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2030 sarà il 60% della popolazione mondiale a essere urbanizzata. Una percentuale che salirà addirittura al 70% nel 2050.

Nei centri urbani mediamente c’è maggior accesso al lavoro e quindi a un reddito più alto, c’è la possibilità di abitare in case sane, si può contare su una maggiore scelta culturale e su una varietà di opzioni per l’istruzione propria e dei figli“, commenta Simona Arletti, presidente dell’Associazione Rete Città Sane – OMS per l’Italia.

Tutto ciò significa ottenere un livello socioeconomico più elevato, fattore determinante per la salute.

I vantaggi dell’ambiente urbano comprendono, poi, gli stimoli culturali, che aiutano a mantenere il cervello giovane e in forma. Essi “sono d’aiuto anche per la salute mentale – spiega lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli di Milano –. La città sa essere alienante, ma può offrire grandi opportunità di relazione, basta coglierle. Portare una torta al vicino di casa, può sembrare un gesto retrò, ma ci aiuterebbe a sentirci di più parte della comunità“.

E che dire dello smog? La circolazione delle polveri non riconosce i confini e può essere trasportata dalle correnti d’aria anche in collina: “la nostra salute dipende in primis dalla nostra responsabilità individuale – spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg)- da come scegliamo o non scegliamo di vivere in modo sano. Peraltro, la salute “nasce” da moltissimi fattori e non ha senso fissarsi su uno solo, quale che sia. Ci farà bene muoverci e mangiare sano a prescindere dall’ambiente esterno“. Per questo è sempre più forte la necessità di investimenti sulla mobilità alternativa, che incentivino i trasporti pubblici o i veicoli elettrici, e sugli spazi verdi attrezzati che possano favorire l’attività sportiva spontanea.

Insomma, il contesto urbano può avere tanti difetti, come l’inquinamento o il forte livello di stress che provoca, ma al tempo stesso può offrire tante possibilità e avere i suoi vantaggi. Anche se c’è ancora molto da fare a livello di pianificazione urbana, che non può più prescindere dalla salute degli abitanti.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.