riconoscere cosmetici naturali

Cosmetici naturali: sapete riconoscerli?

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Ricetta cosmetica fai-da-te: prendete un vecchio pezzo di plastica che non vi serve più, mettetelo in un pentolino e scioglietelo a fuoco lento, finché non raggiunge una consistenza cremosa. Poi spalmate il composto su viso, collo e capelli. Siamo impazziti? No, ma in parole povere questo è ciò che abbiamo fatto ogni giorno per anni!

Volete la prova? Andate a prendere un qualsiasi prodotto cosmetico sul vostro scaffale del bagno, giratelo, inforcate gli occhialini e leggete l’etichetta. Troverete, di certo, in prima linea termini astrusi come Paraffinum liquidum o Petrolatum.

Sapete cos’è? È paraffina, una sostanza ricavata dagli scarti della lavorazione del petrolio. Creme, shampoo e bagnoschiuma, fino ai trucchi, ne sono pieni zeppi, perché è emolliente, lascia la pelle (apparentemente) liscia e morbida, e per finire produce tutta quella bella schiuma che a noi piace tanto (e che va ad inquinare la fogna, ehm…).

Eppure è plastica liquida. E a chi piacerebbe spalmarsi il corpo con la plastica liquida?

Rilassatevi, l’alternativa c’è. Sono i cosmetici naturali, realizzati esclusivamente con i frutti di Madre Natura: cere, acque floreali, oli vegetali. Sono più difficili da produrre, e per questo, spesso, sono più costosi; certo, perché una sostanza chimica è inerte, non si comanda da sola dato che è creata in laboratorio, e di sicuro costa meno al produttore. Pazienza se poi inquina di qua, o irrita di là. A volte, bellezza e salute non sembrano andare di pari passo.

E comunque, oltre a non contenere agenti chimici aggressivi per la nostra salute e per l’ambiente, i cosmetici naturali hanno un sacco di altri vantaggi:

  • provocano molte meno allergie e irritazioni rispetto ai cosmetici tradizionali;
  • sono più concentrati, quindi si utilizza meno prodotto con gli stessi risultati (e alla fine si risparmia);
  • sono più efficaci nel lungo termine: bisogna perseverare un po’ per far sì che il corpo si abitui, ma alla fine la resa è di certo migliore.

Unico neo è che, proprio in quanto naturali, sono prodotti più soggetti a breve scadenza: vanno consumati entro 3-4 mesi al massimo. E siccome non vivete nella giungla ma siete animali sociali, direi che se vi impegnate ce la potete fare, a vuotare un flacone!

Vi siete convinti? Ora potete uscire a comprare i vostri primi prodotti cosmetici naturali, la scelta è davvero ampia, anche sul web. Prima, però, dovete imparare a riconoscerli, per stare lontano dalle fregature. A troppe aziende, ormai, piace fregiarsi del marchio “green” e troppi pubblicitari utilizzano a sproposito la parola “Natura”. E alzano il prezzo dopo averla usata! Sappiatelo, c’è un solo modo per distinguere i prodotti: ed è quello di leggere l’etichetta, che per legge deve riportare tutti gli ingredienti, in ordine decrescente. Ecco qualche dritta per non farvi raggirare:

  • i prodotti di bellezza classici hanno circa 30 ingredienti, quelli naturali arrivano massimo fino a 10; tutto il di più non è altro che schiuma, profumazione e un po’ di conservanti;
  • gli ingredienti naturali e biologici sono indicati con un nome latino, quelli chimici con un nome inglese;
  • occhio alle quantità: lo standard Cosmos, entrato in vigore nel 2009, stabilisce che un prodotto cosmetico può definirsi “naturale” solo quando contiene le cosiddette materie prime “di sintesi”, cioè chimiche, per un massimo del 2% del totale. Quindi niente paraffina, parabeni, silicone, coloranti chimici. Sì all’acido citrico, che invece è un conservante naturale.

E visto che siamo quasi in autunno, se piove e non avete voglia di uscire, provate a realizzare una crema idratante naturale a casa vostra: sciogliete un po’ di cera d’api a bagnomaria, aggiungete poi olio di sesamo, acqua distillata di fiori e 15 gocce dell’olio essenziale della profumazione che preferite. Magari vi sembrerà meno soffice di quella comprata in profumeria, ma vi basterà tenerla un po’ tra le mani e vedrete che vi ricrederete.

Marina Piconese

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