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Chirurgia estetica: da Aicpe i 10 consigli per essere sicuri

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Sicurezza in chirurgia estetica: Aicpe, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, mette a punto un decologo per aiutare i pazienti nella scelta del medico, troppo spesso senza le dovute credenziali.

In Italia si contano almeno 5mila medici che praticano la chirurgia plastica, ma “gli unici di cui fidarsi – spiega Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe – sono quelli specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, ossia chi, dopo la laurea in Medicina, ha frequentato per cinque anni una Scuola di Specializzazione Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica oppure chi ha maturato un’esperienza comprovata e verificata per almeno cinque anni nel settore“.

1. Altri requisiti sono l’eventuale attività ospedaliera o universitaria e l’accreditamento del medico a una delle due società scientifiche italiane, Sicpre e Aicpe.

Ai rispettivi siti trovate la lista completa dei soci alla Aicpe e alla Sicpre

2. Non solo, ma anche la struttura sanitaria non è da tralasciare e dev’essere ufficialmente autorizzata. A tale proposito, Aicpe ha chiesto al Ministero e agli assessorati competenti un elenco pubblico e facilmente consultabile con le strutture accreditate e gli interventi per i quali sono autorizzate.

3. Non dimenticate che è vostro diritto chiedere e ottenere informazioni circa i materiali utilizzati, come protesi o fillers. “Ogni medico deve illustrare ai pazienti ogni prodotto che utilizzerà e consegnare un’etichetta identificativa del prodotto“, chiarisce Pelle Ceravolo

4. Leggete il consenso informato che vi presenteranno per qualunque tipo di terapia e chiarite eventuali dubbi con il medico

5. Verificare sempre il preventivo dei costi, chiarendo le perplessità su eventuali spese aggiuntive

6. Diffidate di prezzi troppo bassi o di sconti, che potrebbero essere il segnale di poca sicurezza, qualità e affidabilità

7. Informatevi sull’equipe chirurgica, soprattutto sull’anestesista

8. Attenzione a chi pubblicizza la prima visita gratuita. Puntualizza Pelle Ceravolo: “La prima visita serve allo specialista per ascoltare il paziente, osservarlo ed esaminare a fondo situazione clinica, esigenze e possibilità di trattamento. Il medico deve fornire informazioni complete sull’intervento proposto, alternative terapeutiche, tempi di convalescenza, risultati e possibili complicanze, dando al paziente la possibilità di fare domande. Il costo della visita non può essere valutato esclusivamente sul tempo richiesto, ma è frutto di anni di esperienza, studio e aggiornamento. Chi pubblicizza la visita gratuita potrebbe, anche se non è sempre così, non essere del tutto obiettivo nel valutare realisticamente l’opportunità d’intervento

9. Molti pazienti chiedono al chirurgo di vedere immagini pre e post operatorie. Ma attenzione, non scegliete il medico solo in base ai “meravigliosi risultati illustrati da alcune fotografie“. “Se non usati con realismo e serietà, insomma, questi mezzi possono creare nel paziente aspettative irrealistiche e fuorvianti“, conclude il vice-presidente Aicpe

10. Non solo titoli ed esperienza, quando si sceglie un chirurgo bisogna valutare “la personalità, il senso di responsabilità, l’onestà intellettuale e quelle caratteristiche umane istintivamente deducibili dal contatto personale che un vero professionista dovrebbe avere. Un buon feeling fra medico e paziente è un requisito indispensabile per l’instaurarsi di un rapporto valido, capace di dare soddisfazioni reciproche“.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.