quando assumere vitamina D

Quando assumere vitamina D: guida pratica per sapere quando e come integrarla

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Molte persone si chiedono se e quando convenga assumere vitamina D. La risposta dipende dall’esposizione solare, dall’età, dallo stile di vita e dallo stato di salute: la vitamina D infatti si sintetizza nella pelle grazie ai raggi UVB.

In Italia (e in buona parte d’Europa) la luce solare tra ottobre e marzo è spesso insufficiente per mantenere livelli ottimali, perciò l’integrazione stagionale è consigliata per la maggior parte della popolazione.

Perché il periodo dell’anno è importante

La vitamina D si forma nella pelle sotto l’azione dei raggi UVB. In molti Paesi dell’emisfero nord, inclusa l’Italia, l’intensità dei raggi solari da ottobre a marzo è troppo bassa per garantire una sintesi cutanea adeguata: per questo in autunno e inverno i livelli sierici tendono a diminuire.

Per approfondire: NHS – Vitamin D e la pagina informativa dell’Istituto Superiore di Sanità.

Regola pratica: quando iniziare l’integrazione

Periodo consigliato per la maggior parte delle persone: da fine ottobre / inizio novembre fino a fine marzo / inizio aprile. In questi mesi molti enti sanitari raccomandano un integratore quotidiano perché il sole non basta a mantenere livelli adeguati.

Chi può avere bisogno di integrare tutto l’anno

  • Persone con esposizione solare molto limitata (lavoro al chiuso, abbigliamento molto coprente).
  • Persone con pelle scura (la melanina riduce la sintesi cutanea).
  • Anziani, persone con malassorbimento intestinale o in terapia con farmaci che interferiscono col metabolismo della vitamina D.
  • Donne in gravidanza/allattamento se consigliato dal medico; neonati e bambini seguano le indicazioni pediatriche.

Per i gruppi a rischio, le linee guida cliniche possono consigliare integrazione prolungata o controlli specifici.

(Vedi raccomandazioni e linee guida recenti: Endocrine Society – 2024).

Forma e dosaggi consigliati

La forma più efficace e comunemente utilizzata è la vitamina D3 (colecalciferolo). Le dosi variano in base all’età, al rischio e agli esami ematici.

Indicazioni orientative (solo a scopo informativo):

  • Adulti sani: 800–2000 UI (20–50 µg) al giorno spesso sono sufficienti per la prevenzione stagionale.
  • Persone con carenza documentata: dosaggi terapeutici più alti sotto controllo medico, seguiti da dosi di mantenimento (es. 1.000–4.000 UI/giorno a seconda dei casi).
  • Bambini e neonati: seguire le raccomandazioni del pediatra.

Attenzione ai limiti di sicurezza: l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) definisce un limite superiore di sicurezza per gli adulti pari a 100 µg (4.000 UI) al giorno. Evitare di superare questo valore senza controllo medico.

Leggi anche: I bambini che assumono poca vitamina D ingrassano di più

Quando misurare i livelli (25(OH)D)

Il test da eseguire è il dosaggio della 25-idrossivitamina D (25(OH)D). È raccomandato nei casi in cui sospetti carenza, in presenza di sintomi (stanchezza persistente, dolori muscolari, fratture frequenti), prima di iniziare trattamenti ad alte dosi o in persone con condizioni che alterano l’assorbimento/metabolismo. Le linee guida cliniche più recenti consigliano di orientare dosaggi terapeutici e di mantenimento in base al valore misurato.

Consigli pratici

  • Pianifica l’integrazione in autunno: iniziare prima che i livelli scendano troppo è spesso più efficace.
  • Scegli integratori con vitamina D3 e segui le istruzioni sul dosaggio; preferisci prodotti certificati e con etichettatura chiara.
  • Completa con una dieta varia: pesci grassi (salmone, sgombro), uova e alimenti fortificati possono aiutare, ma raramente bastano da soli.
  • Se sei in gravidanza, allatti, sei anziana o assumi farmaci, parla sempre con il medico prima di integrare.

Domande frequenti sulla vitamina D

Quando è meglio assumere la vitamina D, al mattino o alla sera?

Non c’è un momento della giornata universalmente migliore, ma molti esperti consigliano di assumere la vitamina D durante un pasto principale che contenga grassi “buoni” (come olio extravergine d’oliva, avocado o pesce). Questo perché la vitamina D è liposolubile e viene assorbita meglio insieme ai grassi alimentari.

Per quanti mesi bisogna assumere la vitamina D?

In genere l’integrazione viene consigliata per tutto il periodo invernale, cioè da ottobre a marzo. Tuttavia, la durata può variare in base ai livelli ematici, all’età e allo stile di vita. È sempre buona norma verificare con il proprio medico quando iniziare e quando sospendere l’assunzione.

La vitamina D si può prendere anche d’estate?

Sì, ma solo se si ha una scarsa esposizione solare o una carenza documentata. In condizioni normali, durante i mesi estivi il nostro corpo riesce a produrre abbastanza vitamina D grazie alla luce solare, quindi nella maggior parte dei casi l’integrazione non è necessaria.

Posso prendere la vitamina D insieme ad altri integratori?

Sì, la vitamina D può essere assunta insieme ad altri integratori come calcio, magnesio e vitamina K2, ma sempre seguendo le dosi consigliate e dopo aver consultato un professionista. Alcune combinazioni possono migliorare l’assorbimento, ma altre — se eccessive — possono causare squilibri.

Come faccio a sapere se ho una carenza di vitamina D?

L’unico modo certo è attraverso un esame del sangue che misura la 25-idrossivitamina D (25(OH)D). In presenza di sintomi come stanchezza cronica, dolori muscolari, fragilità ossea o calo dell’umore, è consigliato parlarne con il medico per valutare la necessità di un controllo.


In sintesi, per la maggior parte delle persone la finestra ottobre–marzo è il periodo in cui l’integrazione di vitamina D è più indicata, perché la produzione cutanea è ridotta. Alcuni gruppi (anziani, pelle scura, esposizione solare minima, malassorbimenti) possono necessitare integrazione tutto l’anno. Prima di iniziare dosaggi elevati è corretto misurare i livelli di 25(OH)D e confrontarsi con il proprio medico.

Fonti principali: NHS, Istituto Superiore di Sanità (ISS), EFSA, Endocrine Society (2024).

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Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile