Le allergie oculari si manifestano soprattutto nel periodo primaverile sottoforma di bruciore, secchezza, arrossamenti, visioni sfocate…
Sempre più frequentemente si manifestano, soprattutto nel periodo primaverile, sintomi come bruciore agli occhi, secchezza, arrossamenti, visioni sfocate, ecc. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa un quarto della popolazione mondiale soffre di allergie oculari, in Italia invece il problema riguarda il 10% della popolazione.
L’incremento di questi problemi, generalmente associati alla congiuntivite allergica, è dovuto al tasso di inquinamento e ai cambiamenti climatici. A dirlo sono i medici di Clinica Baviera, Istituto Oftalmico Europeo, secondo cui il surriscaldamento globale e l’aumento costante dei livelli di inquinamento hanno favorito la comparsa di un polline più “aggressivo” che rimane più tempo nell’atmosfera con conseguente aggravamento dei disturbi della vista e dei comuni sintomi allergici.
A questo proposito Massimo Notaro, oculista di Clinica Baviera Italia, ha dichiarato
“L’agente scatenante più comune della congiuntivite allergica è il polline, seguito da altri agenti come gli acari della polvere, alcuni medicinali, la muffa e certi tipi di trucchi”. I sintomi che questi agenti allergenici provocano sono diversi come anche le conseguenze “prurito, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo e arrossamento degli occhi. Tutto questo genera frustrazione, irritazione e stanchezza, reazioni che possono intaccare il rendimento professionale”.
Come difendersi allora?
Un consiglio sempre valido è quello di evitare il contatto con gli agenti irritanti o limitarlo al meno possibile e poi rivolgersi ad un oculista o allergologo che possa capire qual è l’agente che scatena l’irritazione e possa raccomandarvi la cura più appropriata per il vostro caso.