Al Gaslini di Genova si scopre una nuova terapia contro le malattie renali dei più piccoli
Un farmaco biologico potrebbe cambiare la vita dei bambini affetti da malattie renali (1 paziente su 50 mila).
I ricercatori del Gaslini di Genova hanno infatti scoperto un’alternativa alle cure tradizionali, che eliminerebbe i pesanti effetti collaterali (cataratta, osteoporosi, arresto della crescita, ipertensione arteriosa) delle terapie finora utilizzate, a base di cortisone e immunodepressori.
Si tratta di un farmaco biologico, già utilizzato per le malattie del sangue, che può bloccare e stabilizzare la sindrome nefrosica. Il principio attivo è il rituximab e verrebbe somministrato una volta ogni 6 o 12 mesi. Lo studio, cui hanno collaborato i ricercatori dell’Università canadese di Calgary e delle università italiane di Milano, Padova e Brescia, ha inoltre dimostrato che nel 10% dei casi la nuova terapia produce la stabile remissione della malattia.
“Eliminare la necessità di una cura quotidiana – ha dichiarato Gian Marco Ghiggeri, direttore dell’unità operativa di nefrologia dell’ospedale pediatrico genovese – permette a molti pazienti di iniziare una nuova vita senza l’incubo giornaliero della dipendenza dalle pillole“.
Ma donare una vita migliore ai piccoli pazienti avrà un prezzo molto alto: il medicinale, che dovrebbe entrare presto nel prontuario farmaceutico nazionale, costerà infatti circa 5.000 euro a fiala.
Eleonora Cresci