Å è il borgo norvegese dal nome più corto: una lettera per un villaggio incantevole tra fiordi, casette rosse e antiche tradizioni di pesca.
C’è una località al mondo il cui nome è costituito da un’unica lettera, dove la vita scorre lenta tra abitazioni color cremisi e strutture lignee per l’essiccazione del merluzzo. Stiamo parlando di Å, la località dal nome più breve dell’intero pianeta.
Situato nell’affascinante arcipelago delle Lofoten, nella parte settentrionale della Norvegia, questo suggestivo borgo marinaro rappresenta ben più di una mera stranezza da Guinness. Å (che si pronuncia come una ‘o’ larga) incarna l’anima della tradizione norvegese, uno spazio autentico dove usi e costumi antichi continuano a vivere nel presente.
Camminando lungo i suoi vicoli, si respira un’atmosfera che riporta indietro nel tempo. Le celebri rorbuer, caratteristiche abitazioni su palafitte dipinte di rosso che si protendono verso le acque, offrono uno spettacolo visivo straordinario in contrasto con l’azzurro intenso dei fiordi. Dovunque si volga lo sguardo, appaiono le tipiche strutture lignee utilizzate ancora oggi per l’essiccazione del baccalà, emblema dell’attività peschereccia del luogo.
Le attrazioni di Å
Il borgo custodisce due strutture museali di grande interesse: il Museo dello Stoccafisso delle Lofoten e il Museo del Villaggio di Pescatori Norvegese, che offrono uno spaccato autentico dell’esistenza dei pescatori attraverso costruzioni d’epoca magnificamente preservate. Ma Å offre anche altro: dal cuore del villaggio si snoda un percorso che sale verso un belvedere, da cui si ammirano panorami mozzafiato su uno dei numerosi fiordi che caratterizzano le Lofoten.
L’origine del nome Å
La denominazione di questo borgo racchiude molteplici aspetti interessanti. Nell’antica lingua norrena indica semplicemente “piccolo fiume”, e corrisponde all’ultimo carattere dell’alfabeto norvegese, che conta 29 lettere. Non è l’unico insediamento norvegese a chiamarsi così, ma è indubbiamente il più conosciuto. La sua collocazione geografica aggiunge un elemento simbolico: rappresenta l’ultimo centro abitato raggiungibile seguendo la Strada Europea E10, letteralmente “il capolinea” delle Lofoten.
Nel 2004, la denominazione di questo borgo ispirò un’impresa straordinaria: l’autore inglese Paul Parry percorse in bicicletta la distanza da Å in Norvegia fino a Bee, in Nebraska, realizzando letteralmente un tragitto “da A a B” che richiese più di tre mesi.
Oggi Å resta un frammento genuino della Norvegia, dove contemporaneità e passato coesistono armoniosamente. È un luogo che invita a decelerare, a inalare l’atmosfera cristallina dell’Artico e a immergersi in quella sensazione di serenità che solo i luoghi sospesi nel tempo sanno offrire.