Se risale a più di 15 anni fa la notizia che l’aumento del livello di estrogeni e progesterone dovuto alla pillola contraccettiva porti le donne a preferire gli uomini dai tratti somatici fanciulleschi, un’altra ricerca, svolta all’Università di Stirling (Scozia), pare confermare che le donne che prendono la pillola siano attratte da uomini diversi rispetto a quando non la prendono.
Il dato sorprende ma non troppo: è noto che l’attrazione non dipende solo da fattori estetici o culturali, ma anche da elementi biologici e ormonali. L’uso della pillola, che modifica il profilo ormonale femminile, potrebbe influenzare in modo significativo la percezione del partner ideale.
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Lo studio scozzese: pillola e preferenze sentimentali
I ricercatori hanno preso in esame 1000 donne che assumevano la pillola quando hanno incontrato il loro compagno, e 1500 che non ne facevano uso e che già avevano almeno un figlio con il compagno. Hanno poi misurato i livelli di soddisfazione, generale e sessuale, della donna sulla relazione e hanno visto che le donne che assumevano la pillola erano meno soddisfatte dal punto di vista sessuale, ma più felici e serene nel rapporto di coppia.
Secondo gli scienziati, tutto dipenderebbe proprio dalla pillola che simulerebbe uno stato ormonale simile a quello della gravidanza, e che dunque richiede un compagno su cui contare anziché uno con cui fare l’amore.
La ricerca è stata pubblicata su Proceedings of the Royal Society B e ha acceso il dibattito su come i metodi contraccettivi possano avere effetti anche psicologici e relazionali.
Perché cambia l’attrazione con la pillola?
Durante il ciclo mestruale naturale, le donne tendono a essere più attratte da tratti maschili “dominanti” – come mascelle marcate, voce profonda e tratti simmetrici – soprattutto durante la fase fertile. Tuttavia, quando si assume la pillola, questa fluttuazione ormonale viene bloccata, mantenendo il corpo in uno stato simile a quello della gravidanza.
Questo stato ormonale costante può portare le donne a preferire uomini con caratteristiche più rassicuranti, meno “alfa” e più affidabili dal punto di vista della stabilità emotiva e familiare.
Conseguenze a lungo termine sulla relazione
Uno degli aspetti più discussi di questo fenomeno riguarda le conseguenze a lungo termine. Se una donna sceglie un partner mentre assume la pillola, potrebbe poi sentirsi meno attratta da lui una volta interrotto il trattamento ormonale, ad esempio in vista di una gravidanza.
Alcuni studi successivi hanno evidenziato casi in cui la soddisfazione sessuale diminuiva proprio nel momento in cui le donne smettevano la pillola, scoprendo di non essere più attratte dal proprio partner come prima. Anche se si tratta di dati ancora da approfondire, il tema merita attenzione, soprattutto per chi desidera costruire relazioni stabili e consapevoli.
Ricerche aggiornate: cosa sappiamo oggi
Nel decennio successivo alla ricerca dell’Università di Stirling, molti altri studi hanno cercato di confermare o smentire questi risultati. Una revisione sistematica del 2020 pubblicata su Psychological Science ha concluso che gli effetti della pillola sull’attrazione sono reali, ma variano da donna a donna e sono influenzati da numerosi fattori come la personalità, il contesto culturale e il tipo di relazione desiderata.
Inoltre, grazie ai progressi della ricerca, oggi sappiamo che alcune pillole – soprattutto quelle di nuova generazione – hanno un impatto minore sui livelli di estrogeni, e potrebbero quindi influenzare in misura più ridotta le preferenze sessuali.
Come scegliere consapevolmente
Alla luce di questi dati, è fondamentale che le donne siano informate non solo sugli effetti fisici della pillola, ma anche su quelli psicologici e relazionali. Prima di iniziare un trattamento contraccettivo, può essere utile discuterne con un ginecologo, ma anche riflettere sul proprio stile di vita e sul tipo di relazione che si desidera.
La pillola resta uno strumento straordinario per la libertà riproduttiva femminile, ma – come ogni farmaco – può avere effetti collaterali, anche sottili. La consapevolezza è la chiave per fare una scelta serena e informata.
Educazione e informazione: ancora troppo carenti
Nonostante la vasta diffusione della pillola, l’educazione sessuale resta ancora oggi carente in molte scuole e ambienti familiari. Questo porta a una scarsa comprensione non solo del funzionamento del farmaco, ma anche dei suoi effetti sul corpo e sulla mente.
È importante che si parli di questi temi in modo laico, scientifico e privo di tabù. Capire come gli ormoni influenzino il nostro comportamento può aiutare a vivere le relazioni in modo più consapevole e meno idealizzato.
Ormoni, amore e libertà di scelta
La pillola anticoncezionale non è solo uno strumento medico, ma anche un potente regolatore dell’identità femminile, delle emozioni e, come abbiamo visto, persino dell’attrazione sessuale. Se è vero che può aiutare le donne a scegliere se e quando avere figli, è altrettanto vero che – in alcuni casi – può “scegliere” anche il tipo di partner che si trova più attraente.
Ma questo non deve spaventare: conoscere meglio il proprio corpo e i meccanismi ormonali che lo governano è un passo importante verso una sessualità più consapevole e una vita affettiva più autentica. La vera libertà, dopotutto, passa anche dalla conoscenza.