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Pesa meno di 400 grammi l’ecografo più piccolo del mondo

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È stato presentato ieri a Milano e in anteprima italiana da GE Healthcare, la divisione medicale di General Electric, Vscan l’ecografo più piccolo al mondo. Le sue dimensioni, paragonabili a quello di uno smartphone, lo rendono facilmente trasportabile in modo tale da essere disponibile per le situazioni emergenza. Ciò non toglie che possa tornare molto utile anche in altri contesti, come nelle cliniche e negli ospedali, e in tanti ambiti, dalla cardiologia alla salute femminile, fino alla medicina generale.

Grazie a questo piccolo dispositivo, sarà possibile visualizzare più velocemente organi ed apparati del corpo umano, aiutando i medici nella diagnosi di alcune patologie.

Ma vediamo le specifiche tecniche di Vscan. Grazie alla tecnologia ad ultrasuoni GE con imaging bidimensionale e color Doppler, l’immagine visualizzata ha un’ottima qualità. Ad esso si aggiungono: un’interfaccia utente di estrema semplicità a “sfioramento”, una stazione di ricarica batteria, le note vocali, un collegamento a computer per l’organizzazione e l’esportazione di dati, il software Gateway con strumenti di manutenzione e diagnostica remota e infine un portale online nel quale sono a disposizione strumenti di formazione sul prodotto e sulle applicazioni cliniche di base con sezioni su tecnica di imaging, anatomia e risoluzione dei problemi.

Sandro De Poli, presidente di GE Healthcare Italia ha dichiarato: “L’Italia, con oltre 40 mila medici di famiglia, è un Paese con un altissimo potenziale di penetrazione per Vscan. In Europa il nostro Paese è considerato all’avanguardia per l’innovazione tecnologica. Per questo abbiamo scelto di avviare qui il primo studio multicentrico sull’impatto clinico di Vscan coinvolgendo cinque strutture a Napoli, Milano, Siena e Lecco“. Fino ad ora, secondo De Poli, i risultati raggiunti sono stati molto positivi, rendendo più efficiente il servizio sanitario, grazie all’impiego delle nuove tecnologie.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.