Il feto nello spritz: campagna choc della Usl di Treviso

Nell'Usl di Treviso parte una campagna choc contro l'abuso di alcol nelle donne in gravidanza, che raffigura un bambino immerso nello spritz

Un feto immerso nello spritz. È una campagna choc per sensibilizzare le neomamme che hanno problemi di alcolismo realizzata da Fabrica e promossa dalla Usl 9 di Treviso.

Oltre il 65% delle donne in gravidanza, infatti, abusa di sostanze alcoliche, ed ancor più nel Veneto, dove l’incidenza dell’uso dell’alcol nella popolazione femminile sopra gli 11 anni è del 66,5%, al secondo posto nella classifica nazionale.

Ma quali rischi corre il feto quando la mamma beve? Secondo alcuni studi europei, l’alcol può indurre deficit cognitivi e di sviluppo psicomotorio, cui si aggiungono anche iperattività e problemi di attenzione e linguaggio, malformazioni e ritardo nella crescita. E 1 bambino su 100 in Europa è affetto da questo tipo di problemi. La forma più grave è la sindrome alcol fetale (Fas), una malattia caratterizzata da malformazioni e ritardo di crescita del bambino, che costituisce la prima causa di disabilità cognitiva non genetica nel mondo occidentale.

Franco Zoppè, presidente della Fipe-Confcommercio ha spiegato: “Questa campagna per la particolarità che la caratterizza, richiede sensibilità, preparazione e partecipazione da parte nostra, che da anni ci formiamo sui temi delle dipendenze e degli abusi, collaborando con i diversi soggetti, diventando ‘attori di una comunità educante’, nella convinzione che educare, e non proibire, sia ora quanto mai necessario e importante“.

Anche il Claudio Dario, direttore generale dell’Usl trevigiana, rimarca l’importanza di tutelare il feto da comportamenti errati della madre: “Avere un figlio rappresenta uno dei momenti più importanti della vita, ed è quindi fondamentale che le future mamme e le loro famiglie sappiano come affrontare questa tappa evitando rischi e comportamenti che possano compromettere la salute della madre e del nascituro. Per questa ragione abbiamo scommesso su una strategia di prevenzione originale e innovativa non solo dal punto dell’impatto mediatico, ma partendo dall’idea che la tutela della gravidanza non può prescindere dalla sensibilizzazione dei referenti per la salute e delle future generazioni di genitori.

Francesca Mancuso

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