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Con le leggi anti-fumo si riduce il numero di infarti

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Vietare il fumo sul posto di lavoro dà i suoi frutti: secondo un rapporto pubblicato da Archives of Internal Medicine il buon esempio arriva dalla Olmsted County, una contea del Minnesota, dove con le leggi contro il fumo nei posti di lavoro si è ridotto il numero di attacchi di cuore da circa 150 a 100 per ogni 100mila abitanti.

L’indagine è stata svolta da alcuni ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota), che hanno analizzato le ripercussioni dei provvedimenti che proibiscono il fumo nei ristoranti (2002) e in tutti i luoghi di lavoro (2007) sulla popolazione della Olmsted County. Gli studiosi hanno valutato l’incidenza di infarti e morti improvvise nei 18 mesi prima della legge del 2002 e nei 18 mesi successivi a quella del 2007, dimostrando che il numero dei primi si è ridotto del 33% e delle seconde del 17% (sono passate da 109 a 92 ogni 100mila abitanti).

Questo studio – spiega Sara Kalkhoran dell’University of California – dimostra che bisogna rafforzare le leggi perché bandiscano il fumo anche nei condomini, nei veicoli a motore e anche all’aria aperta, almeno in certe aree. Non ci devono essere discriminazioni: tutti i lavoratori devono essere protetti dall’esposizione al fumo passivo“.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.