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Influenza A, non è ancora finita

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Nonostante le rassicurazioni che il peggio fosse ormai passato, l’influenza A torna a spadroneggiare. Infatti, A. Keiji Fukuda, consigliere speciale del direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, ha reso noto che è ancora presto per parlare di superamento definitivo dellla pandemia.

Ciò significa che probabilmente il peggio deve ancora venire. Almeno in Europa e in America la diffusione del virus A H1N1 sembra essersi rallentata, anche se tra circa due settimane, ci sarà un nuovo incontro tra i vertici dell’Oms in cui si cercherà di fare maggiore chiarezza sulla situazione.

A destare preoccupazione, secondo l’Oms, sarebbe in primo luogo l’Africa Occidentale per motivi chiaramente climatici. In quelle zone, infatti, il grande freddo deve ancora arrivare, e insieme alle basse temperature si attende il famigerato virus della suina.

Allo stato arruale sono ancora centinaia di migliaia le persone che hanno contratto il virus A H1N1. Proprio per questo, l’Organizzazione mondiale della sanità non ha ancora “sciolto la prognosi” e ha proclamato lo stato 6 di pandemia, ovvero che vi è ancora “la possibilità di trasmissione del virus da persona a persona in maniera diffusiva”.

Fukuda ha dichiarato: “Dobbiamo tenere gli occhi aperti e monitorare attentamente la situazione. In futuro il Comitato di emergenza si riunirà per riesaminare la situazione e, nel caso, rivedere le sue indicazioni.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.