A 65 anni suonati, come funziona la pillola anticoncezionale è ancora cosa ignota ai più.
Se ad usarla sono in tutta Europa 100 milioni di donne, a conoscere il farmaco sono solo il 2%, tanto che 3 intervistate su 4 dichiarano di voler ricevere maggiori informazioni in merito.
La ricerca è stata fatta in Germania, Francia, Gran Bretagna, Svezia e Romania e pubblicata sulla rivista Contraception.
Secondo il professor Francesco Primiero dell’Università La Sapienza di Roma,
“questi dati spiegano chiaramente come mai resistano tuttora tanti pregiudizi e luoghi comuni su questo metodo”.
Indice
Che cos’è la pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale è un farmaco ormonale utilizzato per prevenire la gravidanza. Le più comuni sono composte da una combinazione di estrogeni e progestinici, ormoni sintetici che imitano quelli prodotti naturalmente dal corpo femminile. Esiste anche una versione chiamata pillola progestinica (o mini-pillola), che contiene solo progestinico.
Il suo obiettivo principale è impedire l’ovulazione, ma agisce anche ispessendo il muco cervicale per rendere difficile il passaggio degli spermatozoi e modificando il rivestimento dell’utero per prevenire l’impianto di un ovulo fecondato.
Come funziona la pillola anticoncezionale
Il funzionamento della pillola si basa sulla regolazione ormonale del ciclo mestruale. Assunta quotidianamente alla stessa ora, inibisce l’ovulazione, mantenendo costanti i livelli di estrogeni e progestinici. Questo impedisce la naturale produzione degli ormoni LH e FSH, necessari per il rilascio dell’ovulo.
Le formulazioni più diffuse sono:
- Pillola combinata: 21 giorni di assunzione + 7 giorni di pausa o placebo.
- Formule a 24+4 o 26+2: riducono il periodo senza ormoni e migliorano la tollerabilità.
- Pillola continua o flessibile: permette di controllare se e quando avere la pseudo-mestruazione.
I benefici della pillola oltre alla contraccezione
Il timore più comune? La convinzione che la pillola possa far male alla salute, quando, invece, più ricerche evidenziano l’esatto contrario:
“l’aggiornamento dei dati relativi alla mortalità tra le oltre 46.000 donne seguite per poco meno di 40 anni ha dimostrato come, nel lungo termine, quelle che hanno fatto uso di contraccettivi orali vivano più a lungo”.
Senza contare poi tutti i benefici legati al controllo delle mestruazioni abbondanti, alla sindrome premestruale, all’acne.
Tra i vantaggi più noti ci sono:
- Riduzione del dolore mestruale e dei sintomi della sindrome premestruale.
- Controllo dell’acne e della pelle grassa.
- Riduzione del rischio di anemia da ciclo abbondante.
- Protezione a lungo termine contro alcuni tipi di tumori, come quello dell’ovaio e dell’endometrio.
Effetti collaterali e rischi della pillola
Come ogni farmaco, la pillola può comportare effetti collaterali, che variano da donna a donna. I più comuni includono:
- Nausea o mal di testa nei primi mesi di utilizzo.
- Aumento di peso (leggero e transitorio in molti casi).
- Variazioni dell’umore.
- Sensibilità al seno.
Raramente, possono verificarsi effetti più gravi come trombosi venosa profonda, soprattutto in presenza di fattori di rischio come fumo, obesità o predisposizione genetica. È quindi importante eseguire una visita ginecologica prima di iniziare la terapia ormonale.
Chi può assumere la pillola e chi no
La pillola è adatta a molte donne, ma esistono condizioni in cui è controindicata. Ad esempio, non è consigliata in caso di:
- Storia di trombosi o ictus.
- Gravi patologie epatiche.
- Fumo dopo i 35 anni.
- Cancro al seno attivo.
Per le donne con patologie preesistenti o che non tollerano gli estrogeni, la mini-pillola può essere una valida alternativa, così come altri metodi non ormonali come la spirale al rame.
La pillola del futuro: cosa ci aspetta
Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto grandi passi avanti. Le formulazioni moderne sono sempre più leggere, personalizzabili e tollerabili. Ed è in arrivo un’evoluzione che cambia il paradigma dell’assunzione ciclica:
“La ricerca si concentrerà non solo su molecole innovative ma anche sulle migliori combinazioni e sul periodo di somministrazione e per ridurre il più possibile le fluttuazioni ormonali recentemente sono state introdotte formulazioni a 24 giorni (più 4 compresse placebo) o a 26 (più 2 placebo) ma la nuova frontiera sarà l’assunzione continua con un regime flessibile, che permetterà alla donna di gestire il timing della pseudo-mestruazione”
dichiara Premiero.
Nel 2025 sono già in fase di sperimentazione pillole a rilascio ultra-lento e molecole biodegradabili che potrebbero ridurre l’assunzione a una sola compressa al mese o addirittura a un’iniezione semestrale.
Pillola e fertilità: cosa sapere
Un altro grande falso mito riguarda il presunto impatto della pillola sulla fertilità. In realtà, l’assunzione regolare della pillola non compromette la capacità di avere figli in futuro. Nella maggior parte dei casi, l’ovulazione riprende entro poche settimane dalla sospensione.
È importante però ricordare che la fertilità femminile diminuisce fisiologicamente con l’età, quindi un consulto con il proprio ginecologo può aiutare a fare le scelte migliori anche in un’ottica futura.
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Nonostante sia diffusa da decenni, molte donne non conoscono davvero come funziona la pillola anticoncezionale. La disinformazione alimenta pregiudizi e timori infondati, ostacolando l’uso consapevole di uno strumento sicuro, efficace e ricco di benefici anche extra-contraccettivi.
Informarsi, parlarne con il proprio ginecologo e restare aggiornate sulle innovazioni in corso è il modo migliore per prendersi cura della propria salute e vivere la sessualità con più libertà e serenità.