Osservare una natività scolpita nella sabbia, a due passi dall’oceano, mentre nel resto d’Europa ci si scalda con i riscaldamenti, genera una sensazione particolare. Il periodo natalizio a Gran Canaria rappresenta proprio questa contraddizione visiva che sorprendentemente funziona, capace di trasmettere l’atmosfera festiva senza necessitare delle temperature rigide.
Indice
La barriera naturale e il faro simbolico
Las Canteras possiede una conformazione geografica distintiva. Esiste una formazione rocciosa naturale, conosciuta come La Barra, che si manifesta durante la bassa marea per poi svanire quando il livello dell’acqua si alza. Osservandola dalla costa ricorda quasi una pennellata abbandonata casualmente. All’estremità settentrionale, l’Auditorium Alfredo Kraus con la sua copertura illuminata arricchisce il panorama. Molti lo interpretano come una stella cometa, e il paragone risulta appropriato.

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Proprio in questa location, annualmente, duemila tonnellate di sabbia vengono trasformate da scultori provenienti da tutto il mondo. La rappresentazione della natività che emerge è diventata un’icona che compare sui social network, sui francobolli commemorativi e nelle cartoline turistiche. Creazioni temporanee che tuttavia lasciano un’impronta duratura, similmente a La Barra quando viene sommersa dalle onde.
Festività natalizie tra sole e litorale

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Mentre in altri luoghi si estraggono i cappotti pesanti dagli armadi, qui si passeggia lungo la battigia. Le condizioni climatiche consentono attività impensabili per il mese di dicembre: immergersi nelle acque atlantiche, percorrere itinerari escursionistici, esplorare le zone interne dell’isola senza soffrire il gelo. Si tratta di festività vissute all’aria aperta, che stimolano il movimento anziché il rifugio domestico.
Las Palmas de Gran Canaria si illumina di decorazioni luminose, così come Gáldar, Arucas e Telde. I mercatini emanano l’aroma delle castagne arrosto – sì, anche in questo territorio – ma l’architettura circostante narra una vicenda differente, quella di un luogo in bilico tra Europa e America, che non appartiene completamente né all’una né all’altra.
Tradizioni culinarie natalizie canarie
Il torrone e il marzapane assumono qui un significato particolare. Provengono dalle zone montane dell’isola, dove i mandorli sbocciano con settimane d’anticipo rispetto al continente. È un particolare che rivela molto: le tradizioni seguono tempi autonomi, non si adattano al calendario di altre regioni.
I vini raccontano la diversità del territorio. Salendo verso le alture o guardando verso la costa, tutto si trasforma. Anche i formaggi rappresentano una cartografia: ogni varietà porta con sé la narrazione del pascolo d’origine, delle pecore e delle capre che hanno brucato in quella specifica zona dell’isola.
Destinazioni ed esperienze consigliate
Non esiste un’unica modalità per vivere le festività a Gran Canaria. Nella zona meridionale, presso le insenature di Maspalomas, è possibile rilassarsi al sole tra le dune mentre altrove cade la neve. Il Faro di Maspalomas durante le celebrazioni si illumina diventando un luogo d’incontro per le camminate serali.
Chi preferisce l’entroterra può dirigersi verso il Roque Nublo. A 1.813 metri di quota, questa formazione rocciosa regala vedute che modificano completamente la percezione dell’isola. Da questa posizione si ammirano montagne, vallate di pini e, in distanza, l’oceano. Il percorso per raggiungerlo è praticabile e richiede circa trenta minuti a piedi dal parcheggio.
A Las Palmas, il quartiere di Vegueta si vivacizza con mercatini e concerti. La Plaza de Santa Ana di fronte alla Cattedrale diventa un centro d’aggregazione, con bancarelle che offrono artigianato locale e specialità dolciarie. Nei bar dei vicoli si può degustare il ron miel, il liquore al miele tipico, accompagnato da tapas di formaggio di Flor de Guía.
Per gli amanti del trekking, il Cammino di Santiago di Gran Canaria attraversa l’isola da Maspalomas fino a Gáldar. Non è necessario completarlo interamente: anche una singola tappa conduce attraverso paesaggi che alternano pinete, terrazzamenti agricoli e borghi dove il tempo sembra essersi cristallizzato.
Ad Arucas merita una visita la distilleria di rum Arehucas, operativa dal 1884. Le visite guidate illustrano il processo produttivo e si concludono con una degustazione. Il centro storico, con la sua chiesa neogotica in pietra vulcanica, è tra i più fotogenici dell’isola.
Dettagli utili per organizzare la visita
Le temperature di dicembre variano tra i 17 e i 23 gradi. L’acqua dell’oceano si mantiene sui 20 gradi, temperatura più che adeguata per fare il bagno. Le precipitazioni sono sporadiche ma possibili, specialmente nelle aree interne più elevate.
La natività di sabbia a Las Canteras rimane visibile per l’intero periodo festivo, solitamente da fine novembre a inizio gennaio. L’accesso è gratuito e si trova all’altezza della Calle Alfredo L. Jones, nelle vicinanze dell’Auditorium Alfredo Kraus.
Per muoversi sull’isola risulta conveniente noleggiare un veicolo. Gli autobus collegano efficacemente i centri principali ma limitano l’accesso a determinate zone più isolate. Le strade sono in ottime condizioni, sebbene nell’interno si incontrino curve e pendenze significative.