immagine

Obesità: occhio ai bambini. Fazio: poco sport e troppe merendine

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

I bambini italiani hanno una netta tendenza ad ingrassare e aumenta il numero di coloro che sono sovrappeso.

Il problema dell’obesità infantile è già da tempo discusso da alcuni studi medici e possiamo dire che non è assolutamente strano visto che le attuali madri sono cresciute accudendo bambolocci dal nome “ciccio bello” che a tutto assomigliavano tranne che a bambini magri. E già dal nome si evinceva la loro caratteristica principale…

Se poi a questo aggiungiamo che i bambini attuali fanno poco movimento e mangiano cibi grassi allora il risultato è assolutamente certo.

Questo dato emerge anche leggendo i dati di un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità su un campione di 46 mila bambini delle scuole elementari. Ebbene si è scoperto che il 23,6% di questi è in sovrappeso e il 12,3% obeso.

Il ministero della Salute lancia l’ennesimo allarme su questo problema sociale e punta il dita contro alcune cause che portano i bambini ad ingrassare a dismisura: tra queste la scarsa attività fisica e la cattiva alimentazione.

Ferruccio Fazio nel Question Time alla Camera dedicato proprio a questo problema afferma: I bambini saltano la colazione, consumano merende con calorie e grassi, non mangiano frutta e verdura, fanno poco movimento e vedono troppa televisione”.

Ma non in tutte le regioni esistono le stesse tipologie di bambini e le percentuali di bimbi obesi cambia molto in base a dove si vive: si scopre quindi che in Campania ci sono altissime percentuali di bambini obesi mentre in alcune regioni come il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta sono molto meno numerosi i piccoli che sono affetti da questa malattia.

Il ministero quindi cerca di correre ai ripari attraverso delle strategie che mirano a insegnare i principi di un alimentazione corretta, a far capire quanto sia importante fare esercizio fisico e ha capito che bisogna puntare molto sulla scuola, perché proprio da qui può partire un nuovo modo di rapportarsi alla vita di questi bambini. E anche per questo sta per essere avviato un “tavolo tecnico con il ministero dell’istruzione per l’indirizzo della ristorazione scolastica”.

Prevenire l’obesità infantile è fondamentale per evitare ai futuri cittadini enormi problemi di salute, e qui ritorna il famoso slogan “prevenire è meglio che curare”.

Lazzaro Langellotti

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin