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Arsenico, Medici per l’Ambiente: “Nessuna deroga”

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L’arsenico nell’acqua è un’emergenza relativa. Con queste parole il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha cercato di rassicurare i cittadini riguardo al problema dell’arsenico, presente nelle nostre “acque del rubinetto” in misura superiore ai limiti consentiti.

Dopo il no dell’Ue alla richiesta inviata dall’Italia lo scorso febbraio per l’innalzamento dei limite consentito a 50 microgrammi per litro, rispetto ai 10 concessi, il Ministro Fazio ha spiegato: “50 microgrammi di arsenico non rappresentano un reale pericolo per la salute. Quelli imposti dalla Ue sono limiti di sicurezza dovuti principalmente a un periodo di precauzione. L’unico problema resterà per circa un anno per circa 100 mila persone nel viterbese. Ma è un’emergenza molto relativa“.

Le acque delle 5 regioni oggetto di dibattito, (Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Umbria) non sarebbero dunque pericolose, secondo Fazio, tranne che per alcune località della zona di Viterbo, per le quali sempre stando alle parole del ministro, si potrebbe richiedere la deroga per valori di concentrazione fino a 20 μg/l.

Ma l’idea non è piaciuta a Medici per l’Ambiente, sezione italiana dell’International Society of Doctors for the Environment (ISDE), che ribatte: “Qualsiasi ulteriore richiesta di deroga a quanto prescritto dalle norme italiane ed europee sarebbe estremamente grave e dannosa. L’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) classifica l’arsenico come elemento cancerogeno certo di classe 1 e lo pone in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute.

Da qui la chiusura contro qualsiasi deroga, che possa compromettere la salute degli abitanti dei paesi considerati a rischio. Secondo Medici per l’Ambiente “l’esposizione ad arsenico attraverso l’acqua destinata a consumo umano è stata associata anche a cancro del fegato e del colon”.

Per questo motivo, l’associazione ha invitato le autorità a vietare per consumo umano l’acqua contenente arsenico oltre il limite di legge di 10 μg/l cercando forme alternative di approvvigionamento, insieme ad una corretta informazione alla popolazione sulla questione e all’adozione di misure per la dearsenificazione delle acqua destinata all’uomo.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.