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Vaccini antinfluenzali, picco di richieste ma mancano molte dosi

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Proseguono le campagne vaccinali contro l’influenza, anche se a macchia di leopardo e con diversi ritardi nelle dosi previste, soprattutto in alcune aree d’Italia. Stando a quanto affermano le ultime statistiche in nostro possesso, i medici avrebbero completato già oltre la metà della quota stabilita dal piano vaccinale (intorno ai 18 milioni di dosi), ma stanno comunque continuando a ricevere numerose richieste.

Stando a quanto precisa il Centro Studi Fimmg, la Federazione italiana dei medici di famiglia, ogni medico avrebbe somministrato in media 242 dosi di vaccino antinfluenzale.

Come riportato da alcuni media, le regioni più virtuose sono state Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e la provincia autonoma di Trento, che hanno avviato la loro campagna vaccinale in anticipo, già nella prima parte del mese di ottobre.

Buona parte delle altre regioni ha invece scelto di avviare la propria campagna tra la seconda e la terza settimana di ottobre, fino ad arrivare poi al Piemonte, che ha scelto di avviare la campagna vaccinale solamente il 26 di ottobre.

Ad oggi – proseguono i dati Fimmg – le dosi che sono state consegnate ai medici sono state quasi tutte somministrate. I medici di famiglia hanno lavorato alacremente per poter condurre la campagna vaccinale correttamente, e hanno ora esigenza di avere ulteriori dosi per poter soddisfare le crescenti richieste.

Nelle farmacie la situazione è piuttosto complessa. Come ricordano i comunicati di Federfarma, infatti, il contesto sembra essere caratterizzato a macchia di leopardo, con criticità che emergono in numerose regioni. E così, se nel Lazio, in Emilia Romagna e in Liguria è possibile trovare il vaccino antinfluenzale in farmacia, alle altre regioni Federfarma chiede di adempiere stando a quanto già previsto nella Conferenza Stato Regioni, che assegnava alle farmacie l’1,5% del totale delle dosi del piano vaccinale e valutare, unitamente al ministero e all’Aifa, la possibilità di importare altre dosi dall’estero.

La quantità che la federazione dei farmacisti riteneva di poter disporre in farmacia si aggirava intorno alle 2 milioni di dosi, contro le 900 mila dosi che erano state stanziate lo scorso anno. La promessa dell’1,5% riesce a coprire circa 250 mila dosi, ma non sono certamente in grado di fronteggiare le numerose richieste da parte della clientela.

Un caso particolarmente critico è infine rappresentato dalla Lombardia. La regione si è mossa ai primi di settembre per poter acquistare le dosi, e questa tempistica ha evidentemente avuto delle serie ripercussioni sulla distribuzione.

Secondo le ricostruzioni effettuate dal Corriere della Sera, sono stati ordinati 2 milioni e 780 mila vaccini antinfluenzali, ma al momento ne sarebbero stati consegnati meno di 800 mila. La regione rassicura tuttavia gli operatori e i cittadini, affermando che i medici di medicina generale potranno prenotare e ritirare in farmacia la prima tranche della dose dei vaccini destinati agli over 65 già dal 18 novembre.

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Giornalista pubblicista, collabora dal 2005 con alcuni dei principiali network nazionali dell'informazione online.