È iniziata ieri e continuerà fino a domani l’EpDays, l’iniziativa rivolta alla cura e alla prevenzione dei problemi legati all’eiaculazione precoce. Organizzata dalla Società Italiana di Andrologia, in collaborazione con la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità e alla Società Italiana di Urologia, l’EpDays è rivolta ai maschietti che spesso tendono a sottovalutare il problema o a nasconderlo.
Una statistica, condotta da Eurisko ci informa che sono circa 3 milioni e mezzo gli italiani (di età compresa tra i 18 e i 55 anni) che soffrono di questo fastidioso disturbo che, a lungo andare, può anche compromettere la vita di coppia. Tuttavia, ad affrontare il problema con un esperto è solo il 9% di essi. Proprio per questo, sono stati messi a disposizione oltre 500 andrologi, che durante questi tre giorni, visiteranno gratuitamente presso 280 centri sparsi per tutta l’Italia, previa prenotazione.
Sul sito, inoltre è possibile fare un test per capire se è necessaria una visita andrologica. Molti non sanno che l’eiaculazione precoce è un problema risolvibile. Nei casi più semplici bastano degli spray, in altri più seri, invece, è necessaria la visita di uno specialista. Suggerisce infatti il dottor Zenico, responsabile del servizio di andrologia della Asl di Forlì: «Prima di optare per simili soluzioni è meglio ricorrere a una terapia comportamentale di coppia o provare ad assumere, “al bisogno”, un nuovo farmaco antidepressivo, il Priligy, in grado di diminuire il tempo dell’eiaculazione in ogni modo, al centro di tutto c’è il rapporto di coppia: l’eiaculazione precoce è un discorso comportamentale, dipende sempre dalla partner con cui ci si trova, dunque bisogna discuterne e affrontarlo insieme».
Francesca Mancuso