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Bimbi intelligenti se si evita la liquirizia in gravidanza

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Golose di liquirizia di tutto il mondo, c’è uno studio che vi riguarda: se volete avere un bambino o già siete in dolce attesa, dovreste limitare il consumo di radici, bastoncini, caramelle gommose e dure che siano a base di liquirizia.

Se è un sacrificio, vi aiuterà ad affrontarlo sapere che i bimbi nati da donne che durante la gravidanza non hanno saputo resistere alla tentazione delle caramelle nere e ne hanno mangiate in grande quantità, possono presentare in età scolare un quoziente intellettivo inferiore alla media.

Questo il risultato di uno studio condotto dall’Università di Helsinki e dall’Università di Edimburgo, e pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, che ha preso in esame 321 bambini di 8 anni nati in Finlandia, dove il consumo di liquirizia tra le giovani donne è molto comune. E’ stato dimostrato che le donne che durante la gravidanza avevano assunto un quantitativo di glicirrizina (sostanza presente nella liquirizia) superiore a 500 mg, l’equivalente, cioè, di 100 g di liquirizia, avevano più probabilità di partorire figli con deficit intellettivo. Gli studiosi hanno anche evidenziato in alcuni bambini la presenza della sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD).

La responsabilità è tutta di questa sostanza, la glicirizzina appunto, che agisce sulla placenta modificandola in modo tale che gli ormoni dello stress della madre possano attraversarla e riescano a raggiungere il bambino, alterando negativamente il suo sviluppo cognitivo.

La liquirizia, inoltre, è in grado di aumentare la produzione di prostaglandine dell’organismo ed è noto che la somministrazione di farmaci a base di prostaglandine sia utilizzata in ostetricia per indurre il travaglio e per accelerarlo se serve. Un consumo eccessivo di liquirizia, quindi, può far aumentare il rischio di partorire prima del tempo.

Parafrasando un proverbio noto si potrebbe dire “chi un figlio vuole avere qualche pena deve patire”! Infondo si tratta solo di controllare un po’ la golosità e sono sicura che perché il vostro bambino riceva il meglio dalla vita, ed abbia tutte le risorse anche intellettive per affrontarla.. sarete ben disposte a rinunciare a qualche caramella!

Francesca Di Giorgio

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