infiammazione cronica silente

Infiammazione cronica silente, il killer silenzioso che ci mina nel profondo

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È la buona alimentazione la nuova frontiera per combattere l’Infiammazione cronica silente di basso grado (Ics Bg). La medicina Ayurveda ovvero la scienza della vita (Ayus: vita; Veda: scienza) in questo ambito si pone come principale antagonista di questa patologia che mina nel profondo il corpo umano ed è dovuta essenzialmente all’utilizzo smodato di carboidrati e quindi zuccheri che diversamente contribuiscono all’innalzamento del picco glicemico.

Per l’Ayurveda il cibo è medicina e mai come in questo caso specifico diventa la medicina primaria da utilizzare per il rafforzamento della digestione, l’ottimizzazione del metabolismo e la disintossicazione dell’organismo. Infatti la medicina Ayurveda predilige quei nutrienti, vitamine e fibre che contengono anche le sostanze chiamate polifenoli, in grado di stimolare alcuni geni del DNA, le sirtuine, deputate al controllo dell’apporto calorico e a mantenere il corpo umano giovane e limitando lo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi.

Si tratta di alimenti che fanno parte della dieta mediterranea (lenticchie, verdure, frutta secca, cipolla rossa, sedano, prezzemolo, cacao, mirtilli): frutti del microclima di cui gode il nostro Paese. Utilizzando questi particolari prodotti si rispetta anche la microecologia che vi insiste e che inevitabilmente dovrebbe indurre l’essere umano a perseguire stili di vita sempre più appropriati alla propria personale fisiologia. Ma prima di scendere nel dettaglio dei cibi che provocano direttamente infiammazione è necessario approfondire cosa significa dal punto di vista clinico Ics Bg.

L’infiammazione cronica silente di basso grado

L’infiammazione di basso grado continua, che non da segno di sé, altera i tessuti umani, gli organi e la funzionalità degli apparati, causa malattie croniche gravi e meno gravi, obesità, invecchiamento e alterazioni metaboliche. Nella definizione molecolare essa consiste nella “infiammazione cellulare”. È oramai platealmente noto che l’infiammazione cronica è dovuta principalmente allo stile di vita occidentale, ed è giustamente definita dai ricercatori come il “killer silenzioso”: associato ad un costante aumento delle sostanze biochimiche pro-infiammatorie nel nostro organismo.

Studi clinici recenti messi a punto in Europa e negli Stati Uniti hanno dimostrato che il primo movente dell’evento degenerativo alla base di numerose malattie cerebro e cardiovascolari, metaboliche, immunitarie, neurologiche, polmonari nonché degenerative e tumorali, è proprio l’infiammazione cronica silente di basso grado (Ics Bg).

Ne è causa il sovraccarico di carboidrati semplici e altamente trasformati (zucchero, farina e tutti i prodotti derivati, assieme all’eccessivo consumo di omega-6, oli vegetali di soia, mais, girasole). Gli antichi sapienti sapevano già che il cibo dolce non è un cibo innocente perché troppo spesso – e oggi l’evidenza è per tutti – viene cotto in uno dei tanti oli omega-6 come la soia.

Le patatine fritte in olio di soia, prodotti alimentari trasformati sono realizzati con oli omega-6 per aumentare la durata di conservazione.

Gli omega-6 sono essenziali: sono parte di ogni membrana cellulare e controllano ciò che accade dentro e fuori la cellula – però devono essere nel giusto equilibrio con gli omega-3. Se l’equilibrio si sposta in un eccessivo consumo di omega-6, la membrana della cellula produce sostanze chimiche chiamate citochine che causano direttamente l’infiammazione. La dieta americana tradizionale di oggi ha prodotto uno squilibrio estremo di questi due grassi. Il rapporto di squilibrio è nell’intervallo da 15 a 1 ad un massimo di 30 a 1 in favore degli omega-6. Questo indica l’enorme quantità di citochine che causano l’infiammazione. Un giusto, ottimale e sano equilibrio nell’alimentazione, sarebbe un rapporto 4 a 1.

Focus

Per un medico Ayurveda – dopo aver effettuato la diagnosi del polso – basta che il paziente risponda a poche domande per dare le corrette indicazioni capaci di migliorarne l’alimentazione e non incorrere nell’Ics Bg.

  • Sei più attratto dal dolce o dal salato?
  • Sei regolare con l’intestino?
  • Quanto, secondo te mangi bene in una scala da 1 a 10?
  • Sei in Sovrappeso? Se sì quanto?
  • Hai continua voglia di carboidrati?
  • Sei stordito al risveglio?
  • Hai unghie e capelli fragili?
  • Hai fame a 2 ore dal pasto?

dott. Roberto Giorgi

Medico-chirurgo, specialista ed esperto di Medicina Ayurveda

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