immagine

Decreto sanità: Rimandato? Spunta l’ipotesi di uno slittamento

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Troppo complesso, troppo oneroso, poco necessario. Continua il fiume di ostacoli di costituzionalità, di merito e di copertura che rischia di far slittare l’esame del maxi decreto sulla salute del Ministro Renato Balduzzi, che però resta fiducioso: “spero di rispettare gli impegni. In caso contrario si tratterà di problemi tecnici e l’eventuale slittamento non è un problema“.

A creare il possibile “inghippo” sarebbero soprattutto le nuove norme sulle bibite gassate e sul gioco d’azzardo. Per le prime, il ricavo ipotizzato è di 250 milioni all’anno, soldi che serviranno a sostenere le attività a sostegno dei più deboli, con le aziende obbligate a versare 7,16 euro ogni cento litri di bevande sul mercato (che diventano 50 euro per i superalcolici). Per questo le industrie si ribellano a una tassa considerata ingiusta e inutile. Assobibe E Mineracqua credono, infatti, che corretti stili di vita e nutrizione debbano essere promossi tramite seri ed articolati programmi di educazione alimentare, non tramite nuove tasse.

Secondo le Associazioni di Confindustria che rappresentano il settore delle bevande analcoliche, la tassa sarebbe fortemente discriminatoria, visto che le bevande analcoliche hanno solo 40 calorie per 100 grammi, molto meno di un gran numero di altre categorie. Le misure proposte non troverebbe, inoltre, alcuna giustificazione nel contesto del mercato nazionale, visto che i consumi di bevande analcoliche in Italia sono tra i più bassi dei Paesi dell’Unione Europea.

Inoltre, sono molti i dubbi anche sul giro di vite sul gioco d’azzardo, con i tecnici di alcuni dicasteri che hanno rilevato problemi di copertura, e sulla riforma della medicina territoriale, con alcune Regioni che chiedono la non obbligatorietà. Ma Balduzzi difende a spada tratta il suo decretone: “è equilibrato sul piano delle risorse e quella in corso è una discussione normale“.

L’ipotesi, ha detto al Tg3, “era di portare il decreto al Consiglio del 31 e resta il mio impegno, ma se ci fosse qualche cambiamento e qualche dilazione per ragioni tecniche non sarebbe un problema“. In ogni caso, aggiunge, “sono sereno. La maggior parte delle disposizioni sono senza oneri“.

Ora sarà il presidente del Consiglio a dover decidere se rinviare la discussione o portare comunque il testo in Consiglio dei ministri venerdì prossimo.

Roberta Ragni

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.