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Aids: un videogame per capire come funziona il virus Hiv

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Un videogame online per svelare la struttura di un enzima del virus HIV e fare passi avanti nella lotta all’Aids, una malattia con cui convivono circa 3.3 milioni di persone e che ne uccide circa 1,8 milioni all’anno in tutto il mondo: si chiama Foldit il gioco online che aiuta i progressi della medicina ed è stato ideato creato da un gruppo di informatici dell’università di Washington nel 2008.

Foldit è un gioco che trasforma qualsiasi utente di internet in uno “scienziato”. Questa volta lo scopo era ricostruire la struttura 3D delle molecole di un enzima indispensabile alla replicazione di un retrovirus, della stessa famiglia dell’Hiv, che causa l’AIDS nei macachi. Il tutto attraverso la collaborazione tra i nerd giocatori che, anche divisi in squadre, si sono sfidati nel progettare proteine o individuare la loro struttura tridimensionale. E in sole tre settimane hanno risolto un rompicapo con cui i ricercatori erano alle prese da ben 15 anni, riuscendo a capire com’era la struttura tridimensionale dell’enzima M-PMV, proteina coinvolta nella replicazione del virus che causa l’Aids.

Come a dire, dove i test da laboratorio e la scienza hanno fallito, ha vinto un videogame. E la vittoria può fruttare anche la pubblicazione su una rivista scientifica: il risultato è stato pubblicato sulla rivista Nature Structural & Molecular Biology (articolo in pdf), dove sono stati citati sia i ricercatori che i gamers come co-autori.

Ma in questi giorni la lotta all’Aids ha segnato anche un altro punto a suo favore, grazie alla scoperta da parte di un team internazionale di esperti, guidati da Adriano Boasso dell’Imperial College di Londra, di una nuova arma contro il virus Hiv: la rimozione del colesterolo dalla membrana del virus. La ricerca, pubblicata sulla rivista Blood, spiega che eliminando il colesterolo il virus HIV non è più in grado di attivare la risposta immunitaria innata.

Quando un soggetto entra in contatto con il virus e il suo organismo viene contagiato, solitamente si attiva immediatamente la risposta immunitaria innata, che diventa poi eccessiva fino a indebolire il sistema difensivo dell’organismo. Ma i ricercatori potrebbero aver individuato la chiave del meccanismo nel colesterolo. Eliminandolo si dovrebbe riuscire a inattivare il virus, impedendogli di danneggiare il sistema immunitario umano. E senza far diventare i gatti fluorescenti

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.